19/01/2019 23:42
LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - 2-0. 2-2. 3-2. Sorridi, è la Roma. Gli stati d'animo s'affastellano uno sopra all'altro dentro alla prima ora e mezza di campionato del 2019: l'euforia giovanile è per larghi tratti contagiosa, quindi viene da prenderla a schiaffi per come si lascia cadere il vantaggio accumulato, per poi accoglierla col sorriso per aver ripreso il maltolto con i denti ancora da latte.
"Il meglio deve ancora venire" scrisse ormai impropriamente sulla propria autobiografia Mazzarri. Ma è quello che potrebbero cantare in coro chi ora dà linfa alla Roma, da Zaniolo a Pellegrini, ma anche Cristante e Schick. Sotto la supervisione di Kolarov.
OLSEN 5,5 - Castigato da due tiri da fuori, sparge insicurezza per l'area come quando va a calpestare pericolosamente la zolla dove bisticciavano Fazio e Belotti.
KARSDORP 6 - Le dita. Quelle da leccarsi per prendere fino all'ultima goccia di sapore dell'assist per El Shaarawy. Quelle che fa mordere a sangue per la sbadataggine difensiva. Svuota anche la riserva trascinandosi pericolosamente nei minuti precedenti al cambi. Dita da incrociare perché resti tra i presenti. DAL 80' SANTON SV - Soccorre la corsia destra che cominciava ad imbarcare acqua nel finale.
MANOLAS 6,5 - Qualcuno si assicuri che prenda l'ascensore per evitare infortuni per le scale. Vitale.
FAZIO 6 - Va all'essenziale, riducendo le pulizie in uscita e arrangiandosi con l'arte rudimentale della spazzata.
KOLAROV 7,5 - 11, come il numero che definisce il calcio e quello che, mai così adeguatamente, ha marchiato sulle spalle. Impostazione, transizione, rifinitura, finalizzazione: tocca tutti i temi principali dello scibile calcistico. Universale.
CRISTANTE 6,5 - Utilitarismo. Utile in tutto, ammonizione compresa.
LO. PELLEGRINI 7 - Il Magnifico 7 è in armonia con tempi e modi del calcio, poi col mantello che l'accompagnava per il centrocampo supera i confini avversari infilzando l'avversario e lasciando la gloria dello scalpo ad El Shaarawy. Principino.
UNDER SV - Il tempo di far aggiornare le statistiche sugli infortuni stagionali. DAL 6' EL SHAARAWY 6,5 - Miglior attore non protagonista. Rigore procurato e gol decisivo parzialmente annacquate dal banale errore sotto porta.
ZANIOLO 7,5 - L'estrema sintesi del talento. Concentra nella provetta il funambolismo quasi adolescenziale, con un gol che si racconta agli amici nei parchi più che dentro a uno stadio, con quello essenziale dei veterani, fatto di rintocchi di posizione, di rincorse e duelli vinti. Senza età.
KLUIVERT 6 - Metereopatico. Finché tempo e risultato reggono è godibile oltre che connesso col resto dell'impalcatura. Poi quando volge il peggio rischia di risultare di troppo. DAL 72' SCHICK 6,5 - La nuova vita di Patrik gli consente di racchiudere il suo potenziale anche a gara iniziata. La prima cosa che fa è girare il lato all'azione che poi Pellegrini impreziosirà nel 3-2.
DZEKO 6 - Potrebbe vivere da sovrano, su un trono al centro dell'attacco con una banda di ventenni a ronzargli intorno. Invece finisce per ingrassare le manovre e spegnere su Sirigu una palla che aspettava solo il permesso per entrare in porta.
DI FRANCESCO 6,5 - A guardare il referto, con la momentanea rimonta subita, verrebbe da preoccuparsi ma il volto della squadra sembra aver ritrovato la necessaria vitalità per accogliere come peccati di gioventù gli intoppi momentanei.