07/04/2019 05:13
LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - La Roma riscopre il gusto della vittoria. Quello di stringersi e soffrire per un obiettivo comune, quello che trasforma i singoli in gruppo, calciatori in squadra. Lo trova lungo una partita faticosa e complicata, com'è inevitabile per l'impianto di gioco attuale della Roma. Lo fa per una volta, chissà che il piacere non lo convinca a farlo ancora.
E' De Rossi a spingere la squadra oltre i propri limiti, Zaniolo resta l'atto vitale, Mirante migliora il tenore della vita.
MIRANTE 6,5 - Più della parata volante su Defrel, a migliorare il tenore della vita sono quei tentativi di cross o tiri raccolti senza incertezze.
KARSDORP 6 - Sembrava acquistare solidità minuto dopo minuto, al punto da spianare progressivamente la strada davanti a sé. L'incantesimo viene rotto, neanche a dirlo, da un infortunio. DAL 51' JESUS 6,5 - Da terzino destro. Basterebbe questo a dargli merito, per il coraggio, che poi invece trasforma sul campo con attenzione e diligenza sui movimenti di Quagliarella.
MANOLAS 6,5 - Aveva lasciato qualche frammento negli interventi della prima ora, poi però quando c'è da blindare il fortino la sua mandata è spesso la più rassicurante.
FAZIO 6,5 - Stava per far cadere il castello con un'uscita improvvida nel finale. Quel castello sul quale aveva messo il proprio mattone fin lì.
KOLAROV 6 - Sinistra ecologica. Senza rifiuti radioattivi alle spalle, raccolta differenziata davanti sé.
ZANIOLO 6,5 - L'atto vitale della proposta romanista è racchiuso nelle sue intenzioni: che sia un cross, un dribbling, un velo, un corpo a corpo, quasi tutto ciò che sgorga nell'area avversaria proviene dalla sua fonte.
CRISTANTE 6 - Chilometrico nella corsa e nella generosità. Qualcosa lascia per strada ma alla fine della corsa la fatica gli dà merito.
DE ROSSI 7,5 - La pietra. Quella da mettere sopra la partita, il periodo, la negatività e quel pallone che era rimasto incerto tra il bene e il male. Non poteva che metterla lui quella pietra. A dire che forse, chissà, magari qualcosa da sperare c'è ancora. Yes, we Cap.
KLUIVERT 5,5 - Tante volte parte, molte strappa ma fin troppe viene ripreso togliendo profitto alle sue azioni. DAL 72' EL SHAARAWY 6 - Riempie la sufficienza gettandosi a ribattere un tiro malintenzionato di Gabbiadini.
PELLEGRINI 5,5 - Gira e rigira, senza però trovare la strada giusta. DAL 66' DZEKO 6 - Più di quanto produce in area avversaria, piace vederlo sporcarsi della sofferenza di squadra nel finale.
SCHICK 6 - Quando sembrava venir stritolato dai centrali avversari, s'innalza di testa prima a metter paura ad Audero, poi a provocargli la respinta pro-De Rossi.
RANIERI 6 - Trova quello che cercava dal suo arrivo: un moto interno che spinga la squadra a fingersi almeno più solida di quanto lo sia realmente. E poter ripartire.