23/04/2022 21:21
LAROMA24.IT - Serata amara per la Roma e per Mourinho. Nel pomeriggio in cui qualcuno sognava una vittoria che potesse dare un nuovo slancio nella corsa al quarto posto e un ulteriore boost di fiducia in vista del Leicester, è arrivata una brutta sconfitta, anche se più nella forma che nella sostanza. Troppo superiore l'Inter, ma la Roma ha mostrato dei miglioramenti rispetto alla gara d'andata, soprattutto nella capacità di rimanere aggrappata al match. Il migliore dei giallorossi è stato Mkhitaryan, tra le altre cose autore dell'unico gol. Male Mancini e Sergio Oliveira.
RUI PATRICIO 6 – Fa quello che può per difendere la porta giallorossa, come in occasione del grande intervento sul destro dalla distanza di Çalhanoğlu, in un pomeriggio in cui molti dei suoi compagni hanno fatto poco o nulla per aiutarlo.
MANCINI 4,5 – Nervoso, impreciso e ingenuo. Tanti errori gravi, sia in attacco sia in difesa. L’Inter dalla sua parte fa quello che vuole e lui fa male tutto. Perde tante energie in proteste velleitarie, per le quali arriva l’ennesimo giallo.
SMALLING 5,5 – Dopo tante serate passate a difendere contro gli avversari e a mettere pezze agli errori dei compagni, questa sera è costretto ad alzare bandiera bianca.
IBANEZ 5 – Errori sia con la palla al piede sia in difesa. L’immagine della sua gara è il fallo commesso su Smalling in occasione del terzo gol interista. Complice involontario
KARSDORP 5 – Lui e Mancini rimangono spesso nella terra di nessuno, confusi dalle giocate e dai movimenti dei nerazzurri. Timido davanti, spaesato in difesa: troppo poco. Si rivede nel finale di gara con il bel velo che risucchia i centrali interisti ad aprire lo spazio per il gol di Mkhitaryan.
SERGIO OLIVEIRA 4,5 – Travolto dalla ferocia dei centrocampisti nerazzurri, lento con la palla tra i piedi ed è questa la brutta novità di serata, spesso estraneo al match e alla manovra. Non una cosa da poco in un centrocampo a due. Farraginoso. DALL'80' BOVE SV - Come nella gara d’andata entra a risultato compromesso, lotta in mezzo al campo e si danna dietro ogni pallone. Passerà.
MKHITARYAN 6,5 – Il migliore dei suoi e non solo per il gol. Si accende con il passare dei minuti: inizialmente paga le scelte tattiche che lo costringono a tanto, forse troppo, lavoro senza palla contro il miglior centrocampo della Serie A. Nel finale prende in mano la squadra ed è l'ultimo a mollare.
ZALEWSKI 5 – Non sfigura, è anche bravo e presente in fase offensiva, ma pesa l’errore in occasione del gol di Dumfries, più esperto e più abituato di lui in quelle situazioni di gioco. Errori di gioventù. DAL 78' VINA SV– Entra per far rifiatare Zalewski, ha poco tempo e quasi per niente modo di impattare sul match.
PELLEGRINI 5,5 – Lotta finché rimane in campo, Mourinho lo mette a uomo su Brozovic ed è bravo a recuperare diversi palloni in fase offensiva, ma è meno bravo nel gestirli, appare spesso poco lucido. Pit stop. DAL 64' VERETOUT 5,5 - Atteso da tutti in campo dal 1’, quando entra la gara è pesantemente indirizzata verso l’Inter e il suo ingresso non cambia l’inerzia del match.
EL SHAARAWY 5 – Inconsistente. È la mossa a sorpresa del tecnico, ma Stephan non riesce a graffiare davanti, né a impensierire Dumfries, che deve preoccuparsi poco di lui. Sbaglia tante scelte in conduzione, offre poco in generale. DAL 64' CARLES PEREZ 5 – Tornato nelle grazie del mister, è uno dei primi due cambi per tentare di rimettere in piedi la gara: entra e fa tutto quello che può, anche se non è abbastanza. Negli ultimi minuti ha la palla del 3-2, ma il suo tiro viene murato.
ABRAHAM 5,5 – Quasi senza voto. Poco aiutato e quasi mai cercato dai suoi compagni, ma quando lo trovano il match è già indirizzato e lui non è più nel match. DAL 78' SHOMURODOV 6 - Forse il suo miglior scampolo di gara da tanto tempo a questa parte: entra bene, si rende pericoloso e colleziona anche l’assist per Mkhitaryan. Presente.
MOURINHO 5 – Altro ritorno amaro a San Siro. La mossa di schierare dal 1’ El Shaarawy non ha pagato, anzi, con il senno del poi è rivedibile. Troppo pesanti per questa Roma le assenze di Zaniolo e Cristante, soprattutto in casa dell’Inter. Funziona Pellegrini a uomo su Brozovic in costruzione, il problema sono stati gli altri 9, in particolare i due quinti. I cambi sono esemplificativi: sia sulla differenza del livello delle rose tra Roma e Inter, sia sulle sue intenzioni in vista di giovedì. Testa al Leicester.