20/01/2024 20:37
LAROMA24.IT (Matteo Vitale) - In un clima romantico e al tempo stesso malinconico, fra il ritorno di Daniele e i tributi a José, fra un coro per il primo e un altro per il secondo, scende in campo la Roma alla ricerca di tre punti, nuova linfa e fiducia. La nuova Roma firmata De Rossi scende in campo con il 4-3-2-1, ma oltre alla forma cambia anche la sostanza: più uomini in attacco, triangoli e giocate verticali alla ricerca delle insicurezze avversarie. Il primo tempo lascia intravedere qualcosa di bello, il secondo tempo riporta a galla tutte le paure di una squadra che ha appena vissuto un cambio allenatore. Manca Dybala, ma Pellegrini veste anche i suoi panni e con El Shaarawy e Lukaku costruisce e firma i due gol che al 90' si trasformano in tre punti. Spicca Bove: il campo è il suo giardino e gli altri sono ospiti.
RUI PATRICIO 5 - Spettatore non pagante a lungo, poi un tiro finisce dalle sue parti e cominciano i problemi, per lui e per la Roma. Legnoso.
KARSDORP 5,5 - Povero di soluzioni nella metà campo avversaria, in imbarazzo nella propria. La nottata è passata.
HUIJSEN 6 - L'inesperienza continua a bussare alla sua porta, ma oggi è apparso in crescita, nonostante le novità di giornata, modulo compreso.
LLORENTE 5,5 - Il primo tempo scorre con serenità, poi arrivano i grattacapi e con essi i problemi. Sfortunato nel causare il rigore, ma in generale, forse anche per la linea a 4, risulta impreciso e spaesato.
SPINAZZOLA 6 - Si arrende all'ennesimo infortunio stagionale, ma l'inizio lasciava ben sperare. Breve, ma intenso. DAL 28' KRISTENSEN 5,5 - Guadagna il rettangolo verde per necessità, ma è dalla parte sconosciuta dal campo. Costantemente in affanno.
BOVE 7,5 - Dove rimbalza la sfera, c'è lui. Dove serve un raddoppio, c'è lui. Insomma, Edoardo c'è sempre. Di fronte all'idolo di infanzia tira fuori una delle migliori versioni di sé e questa è una notizia, vista la costanza di rendimento. Onnipresente.
PAREDES 6 - Di fronte al 16 originale cerca di onorare la maglia e la posizione. Tocca una novantina di palloni e la maggior parte in maniera utile e fruttuosa. In affanno quando il ritmo si alza nei minuti finali.
PELLEGRINI 7 - In gol nell'ultima di De Rossi da calciatore, in gol nella prima di De Rossi allenatore, in mezzo due lunghi abbracci. La realtà e il tempo si piegano ai simboli giallorossi, da un capitano all'altro. Riempie la gara di raddoppi e pressioni, ma solo dopo aver ispirato il primo gol, segnato il secondo e invitato Lukaku al terzo. Riferimento.
DYBALA 5 - Titubante e fuori dal match. Non si accende mai, rimane fuori dalle trame della partita fin quando non esce, senza lasciare traccia. Assente. DAL 58' ZALEWSKI 5,5 - Cambia la guida tecnica, non cambia il rendimento. Almeno per ora. Soliti imbarazzi difensivi: c'è tanto lavoro da fare.
LUKAKU 6,5 - Prestazione totale, dosa con sapienza qualità e sacrificio: scudo dietro il quale nascondersi per risalire, lancia con cui bucare la resistenza del Verona. Certezza.
EL SHAARAWY 6,5 - De Rossi lo schiera in campo con compiti più offensivi e il Faraone lo ringrazia con due assist in meno di mezz'ora, mostrando guizzi e dribbling di quella che ormai sembrava un'altra epoca. DALL'80' BELOTTI 5,5 - Entra nelle difficoltà per tenere alti i suoi, ma oggi proprio non era giornata.
DE ROSSI 6,5 - La Roma aveva bisogno di lui e lui ha risposto presente. Poche ore di allenamento, ma la sua mano si è vista immediatamente, sia nella formazione, sia nelle trame cercate: aboliti i lanci lunghi, fin quando le paure del passato non prendono il sopravvento, scambi rapidi e calcio verticale: per i primi 45' forse la miglior versione giallorossa della stagione. La sua prima Roma da allenatore è promossa, tre punti dovevano essere e tre punti sono stati. Buona la prima, mister De Rossi.