18/08/2024 23:16
LAROMA24.IT (Matteo Vitale) - Termina con un pareggio la prima della nuova Roma di De Rossi. Il campo non ha fatto altro che dare forma a tutti i pensieri che avevano accompagnato l'avvicinamento a questo match: quali erano le carenze, i dubbi, dove intervenire. Nei 94' di gioco il bignami del pre-campionato. Dei nuovi, e dei giallorossi in generale, brilla Soulé: l'argentino crea i presupposti migliori e sfiora il gol con un mancino potente, che spaventa il Cagliari e dà una nuova piega alla partita. Pellegrini ha sul destro la palla del vantaggio, poi è sfortunato nel gol annullato: da tutto a niente nel giro di un destro. Cresce con il passare dei minuti Cristante, mentre Le Fée l'esatto contrario. Pesa ai fini del risultato l'inaspettata timidezza sotto porta di Dovbyk. De Rossi ha fissato un obiettivo da raggiungere e la strada da percorrere è ancora piuttosto lunga.
SVILAR 6,5 - Ordinaria amministrazione fino al destro velenoso di Marin, quando con la mano indirizza il pallone sulla traversa, ricominciando da dove aveva finito. Certezza.
CELIK 5,5 - Nel primo tempo è protagonista negativo con svarioni e disattenzioni, nel secondo si vede qualcosa di più, ma comunque troppo poco. La fascia è ancora senza padrone e ormai lui è qui da un po'.
MANCINI 6,5 - Con lucidità tiene su Luvumbo e annulla il gap atletico. Dalla sua parte la Roma soffre poco e trova addirittura tempo e modo di andare al tiro.
NDICKA 5,5 - Mai tranquillo, sempre in apprensione, fatica tremendamente a gestire il pallone e il problema è che quello del possesso è il piano A della Roma.
ANGELINO 6,5 - Esterno a tutto campo. Prova di sostanza dello spagnolo, sempre lucido in fase difensiva e sempre presente davanti, dove il sostegno è continuo.
LE FEE 6 - Se alla Roma mancava un motore in mezzo al campo, il francese ne ha tutte le sembianze. Accompagna costantemente l'azione, rimbalza su tutto il verde coprendo campo e offendo soluzioni. Qualche ingenuità, ma in testa c'è tanto calcio. DAL 61' BALDANZI 6 - De Rossi lo reinventa mezz'ala e lui dimostra di apprezzare sgasando con e senza palla.
CRISTANTE 6 - Non è un regista, non è Paredes, ma con il passare dei minuti cresce all'interno del vestito indossato per l'occasione e riempie prestazione e zona di campo. Trasformista.
PELLEGRINI 5,5 - A furia di correre e offrire traiettorie il capitano giallorosso oggi va lungo di un passo in due occasioni chiave. Sul velo di Dovbyk fa un passo di troppo, sul gol annullato è sfortunato e va fuori giri di un piede.
SOULE 6,5 - Ecco perché è stato preso. Piedi sulla linea o dentro al campo, in profondità o basso per raccogliere e costruire, l'argentino è sempre nel vivo della manovra. Tenta sempre la giocata e svuota le tasche da mago: Scuffet gli nega la gioia. Robe da Mati. DAL 90' EL SHAARAWY SV - Il tempo di un destro, forte, violento, largo.
DOVBYK 5 - Stranamente intimorito non riesce mai a legarsi con i compagni, che però lo trovano in due momenti: sulla palla di Zalewski sceglie male il tempo del salto, su quella di Dybala fa conoscenza scopre la tradizione romanista con i legni. Impatto zero. DAL 90' ABRAHAM S.V.
ZALEWSKI 5 - Gira a vuoto. L'esterno si libera costantemente e bene saltando l'uomo, destro o sinistro non c'è differenza, ma poi la scelta è (quasi) sempre sbagliata. DAL 69' DYBALA 6,5 - Bastano pochi secondi per fare la differenza, perché i campioni fanno questo, dall'inizio alla fine del tempo offerto dalla sabbia nella clessidra. Cerca spazio in campo e lo trova, mette Dovbyk in porta con una magia, duetta con i compagni offrendo qualità e soluzioni, poi cala il sipario. Cala il sipario?
DE ROSSI 5,5 - La sua prima "prima" Roma non va oltre il pareggio, l'obiettivo di serata era un altro e non può che prevalere la delusione. Le scelte di formazioni delineano strategie chiare, ma il risultato è diverso dalle immagini sul libretto delle istruzioni. Nel secondo tempo mette mano come può, anche puntando su Dybala, ma lo fa tardi. Il tempo passa e la partita finisce. Il campionato è appena iniziato, niente di inaspettato e nuovo rispetto a carenze e problemi, nessuno faccia drammi, ma la strada è lunga.