Ritiro Roma, Tancredi: "Portiere userà i piedi ma deve saper parare. Curci se si sblocca può sorprendere"

22/07/2011 17:52

Nuova impostazione di Luis Enrique. I portieri parteciperanno di più…

“Farà ripartire l’azione, spesso e volentieri verrà chiamato in causa. Però avrà sempre alternativa più che valida..”

Qual è il più completo che ha allenato?

“Il innanzitutto deve saper parare. Poi ci sono allenatore che lo sollecitano di più, come dovrebbe essere il nostro, però la base principale è che abbia un rendimento costante. Il più bravo è quello che fa meno sbagli. Soprattutto in una squadra dov’è poco impegnato. Ho avuto la fortuna di allenare grandissimi, penso a Buffon e Casillas che secondo me sono quelli con il rendimento altissimo, insieme a Julio Cesar anche se ha avuto qualche problema ultimamente”

La poetica dell’uomo solo…

“Son stati scritti libri. Se tu pensi che gli altri giocano coi piedi, il con le mani già c’è una differenza. E’ un ruolo di grande responsabilità perché se sbaglia dietro di lui c’è la rete. Deve essere forte psicologicamente, deve mantenere la pressione. Ci sono che nelle grandi squadre faticano, devi sbagliare sempre meno. E’ anche questo che affascina del ruolo del …”

Sui portieri della Roma. Quali sono le cose su cui sono già formati e quali su cui bisogna lavorare?

“Sui 4 portieri che ho a disposizione, compreso Julio Sergio che si è infortunato il primo giorno e non lo posso giudicare. Gli altri sono molto disponibili, si impegnano, stiamo lavorando bene, ci stiamo adattando al nuovo modo di interpreatare il ruolo. Curci lo conosco, l’ho lasciato ragazzo e ora lo ritrovo uomo. Le qualità ci sono anche se negli ultimi 2 anni ha vissuto momenti non buoni per i risultati. Se si fa scattare qualcosa nella testa potrà essere una gradevole sorpresa e poi dovrà arrivare un nuovo .”

I metodi di Luis Enrique. Quali sono le differenze rispetto al resto?

“Luis è arrivato da 10 giorni e sta cercando di portare una nuova filosofia. Ci vorrà tempo però c’è piena disponibilità da parte di tutti. L’unione tra lo staff ‘spagnolo’ e quello messo a disposizione della Roma, si ragiona solo in funzione della Roma, non c’è un ‘io’ ma solo ‘noi’. Ragioniamo come un’unica entità, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti e speriamo di riuscirci”