Semaforo 2012 - parte 3. VERDE: Globalizzazione del marchio, le partnership, Marquinhos e Lamela. GIALLO: Questione stadio e le sue tempistiche. ROSSO: Gestione della vicenda Zeman-De Rossi

28/12/2012 22:27

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

















VERDE:



- Nel board di Trigoria amano parlare di “due velocità”. La prima in ordine di importanza, ma solo quando la squadra non mantiene fede alle attese, diventa quella manageriale. L’avviato processo di globalizzazione del marchio, unitamente alle importanti partnership sottoscritte, in totale controtendenza con il passato, certificano la bontà di un lavoro da promuovere senza riserve. A corollario di queste attività, un florilegio di iniziative volte alla fidelizzazione degli appassionati romanisti. Sul piano sportivo, Marquinhos e Lamela rischiano di diventare gli oggetti del desiderio del mercato mondiale. Merito di che li ha scelti, con modalità e investimenti molto diversi.

 



 









 





GIALLO:



- La questione stadio era e resta indiscutibilmente il core business del club e nell’ultima (la prima) conferenza stampa ufficiale di Pallotta il presidente ha trattenuto a stento il rammarico per una tempistica che, come previsto dai più scettici, si è già inesorabilmente dilatata. Se il progetto del nuovo impianto con sede a rispetterà il piano di previsione quinquennale - quand’anche il conto alla rovescia partisse da adesso e non dal 18 agosto 2011, data dell’insediamento dei bostoniani - i tifosi giallorossi potrebbero dirsi soddisfatti. Chi vivrà, vedrà.

 

 

 

 

 

 

 

ROSSO:



Al netto dei clamorosi errori del passato (Luis Enrique e mercato) la gestione della vicenda Zeman-, trascinatasi per settimane e tuttora parzialmente insoluta, ha del dilettantesco. Ma oltre alla seconda fase del caso, interessante nel corso della stagione sarà scoprire se e come la coppia Baldini- riuscirà ad attutire il clamore per le uscite pubbliche anti-Palazzo di un personaggio scomodo come Zeman, che non poco imbarazzo ha creato anche nelle sue ultime dichiarazioni sul 'vento del Nord' che soffia in Lega Calcio.