LA SFIDA NELLA SFIDA: Pizarro vs Cordova

21/09/2010 16:41

I due calciatori cileni hanno iniziato entrambi la carriera in posizione di trequartista, quel ruolo a cavallo tra metà campo e attacco dove si cerca sempre l'ultimo passaggio, e molto spesso anche la pure gloria della realizzazione personale. Un pò la posizione degli attuali compagni di squadra Menez e Diamanti.

Poi la svolta. L'arretramento di una decina di metri sul terreno di gioco, finendo per stazionare stabilmente nel cerchio di centrocampo. Non certo un modo di sminuire la loro abilità pedatoria, ma un tentativo, oggettivamente riuscito, di sfruttare meglio la loro classe in un ruolo diverso, più adatto a loro. Quello che nel Sud America di Pizarro e Cordova amano chiamare Volante, colui che prende palla davanti alla difesa, la porta, crea passaggi e varchi, gestisce insomma il gioco della squadra.

Una grande responsabilità, che Pizarro si è dovuto prendere in palcoscenici sempre più importanti, mentre Cordova è rimasto a fare su e giù tra Serie A e campionato cadetto. Ma sempre cercando la giocata, sempre facendo sentire alla sfera chi è che comanda. Comune tra loro, ovviamente, un'ottima tecnica individuale, la capacità di effettuare lanci tanto lunghi quanto precisi e soprattutto un'abilità  nel controllo e nella difesa della palla sopra la media.

E comune tra loro è l'affetto per il paese che ha dato loro i natali, come si è visto in queste settimane in cui il Cile è sconvolto dalla tragedia dei minatori intrappolati sottoterra: entrambi hanno mandato un loro saluto per incitare i connazionali più sfortunati.

PIZARRO - Nato e cresciuto nella ridente cittadina cilena di Valparaiso, affacciata sull'Oceano Pacifico e distante pochi chilometri dalla capitale Santiago, il giovane David va a cercar fortuna calcistica proprio nella vicina metropoli. Nei Santiago Wanderers, appena maggiorenne, mette in mostra il proprio talento al punto da attirare l'attenzione dell'Udinese, sempre pronta a gettarsi sui talenti cileni, come dimostra anche ora gente come Isla e Sanchez.

Se si eccettua un breve ritorno a casa, per giocare all'Universidad De Chile, Pizarro resta a Udine per ben sei anni, maturando tanto ma soprattutto cambiando la propria posizione in campo. Da numero 10 un pò lento e non sempre decisivo, viene trasformato in regista puro grazie ad un'intuizione di Roy Hodgson.

Ma è con Luciano Spalletti che arriva la consacrazione ad alti livelli, prima in Friuli e poi, dopo un anno di 'purgatorio' interista, nella Roma allenata proprio dal mister di Certaldo. Per il tecnico lui è il vero faro del gioco, e così non riesce a farne mai a meno. Da giovane promessa cilena arriva a segnare un gol al Santiago Bernabeu di Madrid. E con i giallorossi, con cui ha un contratto fino al 2013, arriva due volte ai quarti di finale di , vincendo due volte la Coppa Italia e una la Supercoppa Italiana.

Altro bel ricordo è il bronzo olimpico di Sidney 2000, anche se la carriera con la Nazionale ha avuto alterne fortune, fino alla scelta di lasciarla nel 2005, dopo la mancata qualificazione ai successivi Mondiali di Germania. Dopo aver comunque collezionato ben 36 presenze, condite da 2 reti, nella rappresentativa del suo paese.

CORDOVA - Assai meno noto al grande pubblico di Pizarro, il numero 11 del Brescia sembra una versione low cost del romanista. Dopo 4 stagioni in patria, arriva a 22 anni direttamente nel calcio che conta. Lo prende il Perugia di Cosmi e Gaucci, che sorprende tutti nel 2002 con un incredibile ottavo posto, quarto miglior risultato della ultracentenaria storia della società umbra. Ma Cordova trova ben poco spazio, giovane ed inesperto com'è, e quindi a metà stagione passa al Crotone in Serie B.

Poi, dall'estate successiva fino al 2004, gioca due ottime stagioni nella serie cadetta con la maglia del Bari, trovando spesso la via della rete. Sembra aver trovato il posto dove far bene, ma arriva la proposta del Livorno in Serie A, non si può rifiutare. E invece in un campionato ottiene solo cinque presenze, e poco meglio fa l'anno dopo all'Ascoli. Sempre accolto come un grande numero 10, sempre accantonato troppo presto.

Dal 2006 al 2009, gioca nel Messina prima e nel Grosseto poi, facendo vedere belle cose e cominciando ad arretrare il proprio raggio di azione. Non è un caso dunque la contemporaneità di belle prestazioni e nuovo ruolo. Lo sceglie il Parma, ma non vede mai il campo, e così a gennaio scorso sceglie Brescia, per avere più spazi ma anche per aiutare le rondinelle a tornare in Serie A. E ci tornano insieme, pochi mesi dopo. Serie A dove Cordova è ora finalmente titolare indiscusso nel 4-3-1-2 di Giuseppe Iachini.

Mentre Pizarro ha cercato la stabilità, Nicolas Cordova è stato quasi un commesso viaggiatore, per scelta o per necessità. Ha dovuto girare molto per trovare il suo ambiente, e ora sembra finalmente essere arrivato. Il Brescia è la sua squadra numero 9 in Italia, ma lui ha capito ormai di non essere un numero 10, proprio come David Pizarro.

 

                                                       STATISTICHE A CONFRONTO

                                                  Pizarro                  Cordova

Data di nascita:                        11-9-1979                    9-2-1979

Altezza:                                       170 cm                       174 cm

Peso:                                            65 kg                        75 kg

Nazionalità:                                  Cilena                         Cilena

Presenze in A:                                249                             46

Gol in A:                                         23                               5

 

 Giorgio Matteoli