LA SFIDA NELLA SFIDA: Menez vs Sanchez

19/11/2010 02:04


 

SANCHEZ El Nino Maravilla, questo il suo soprannome da quando ha iniziato a calcare i campi da gioco, nasce in Cile, più precisamente a Tocopilla nella zona settentrionale del paese nel Dicembre 1988. I primi passi dell’attaccante, ora in forza all’Udinese, nel calcio che conta sono nelle giovanili del Club de Deportes Cobreloa, prestigiosa società cilena che conta otto titoli nazionali e che viste le precoci doti del piccoletto non attende a buttarlo da subito nella mischia del maggior campionato sudamericano al compimento dei 17 anni. Gli ottimi risultati raggiunti in patria lo vedono firmare non ancora maggiorenne un contratto di cinque anni con l’Udinese che, grazie alla sua dirigenza sempre molto vispa quando si tratta di “bloccare” giovani leve soprattutto extracomunitarie, si assicura con anticipo un vero e proprio patrimonio al prezzo di 2 milioni di euro circa. La società friulana punta sul ragazzo ma non lo porta subito nel Bel Paese; la scelta di mandarlo in prestito prima al Colo Colo (due stagioni, 48 presenze totali, 9 reti e secondo posto nella Coppa Sudamericana), poi al prestigioso River Plate (una stagione, 23 presenze totali, 4 reti) fa guadagnare al giocatore esperienza in campo internazionale e la convocazione nelle varie categorie della nazionale cilena, under 20 su tutte visto il terzo posto nel mondiale 2007, e al club bianconero la certezza di essersi in casa un Nino niente male. L’atteso esordio in Serie A, dopo qualche problema legato a passaporti e transfert, avviene il 14 Settembre 2008 sul campo della : Sanchez entra dalla panchina al posto di capitan Di Natale. Da quel giorno in poi con la maglia dell’Udinese 76 presenze totali coronate da 9 realizzazioni, spesso e volentieri di ottima fattura. Nel 2010 parte con la sua Nazionale per il Mondiale 2010 in Sudafrica e ne è titolare inamovibile fino all’eliminazione agli Ottavi contro il Brasile; tutto ciò non prima di esser stato al centro di molte voci di mercato, dall’Inter al Lione passando per la Roma fino ad arrivare all’Amburgo e addirittura al Manchester United. Insomma, Alexis piace molto in giro per il mondo ma i friulani almeno fino ad ora hanno saputo tenere duro.

 

MENEZ- Per i tifosi giallorossi è Houdini, oppure Jerry o meglio ancora Geremia. Da quando è a Roma, Jeremy Menez ha provato tutto e il contrario di tutto: dai fischi alle standing ovation nel tempo di pochi giorni. Ma andiamo con ordine. Il francesino nasce nel 1987 a Longjumeau, piccola à transalpina di 20 mila abitanti ma si sposta presto verso est, a Sochaux, dove inizia a giocare per l’omonimo club dall’età di 9 anni. Con la stessa casacca, dopo tutte le categorie giovanili, esordisce in Ligue 1 nella stagione 2004-2005 ed è subito un’esplosione: nel suo primo anno da professionista, colleziona 34 presenze e 4 gol, di cui 3 nella stessa partita contro il Bordeaux; Jeremy diventa così il giocatore più giovane in assoluto (17 anni e 8 mesi) ad aver segnato una tripletta nel massimo campionato francese. Con il Sochaux vive un’altra buona stagione prima di approdare ai lustri del Monaco che nell’estate 2006 lo acquista per 3 milioni e mezzo di euro. Il club del Principato crede fortemente in lui tanto da assegnargli la maglia numero 10 e da farlo giocare con continuità; il talento di Longjumeau ricambia la fiducia con ottime giocate, 64 presenze totali e 14 gol nei tre anni con la maglia bianco-rossa, nonostante il problema-pubalgia.

Il giorno che però cambia la vita e la carriera del giocatore è il 2 Agosto del 2008: in un’amichevole estiva, a Monaco, la Roma e Menez si incontrano per la prima volta. La dirigenza giallorossa, che già aveva avviato contatti con il club del Principato, accelera in questa occasione l’affare di mercato: circa venticinque giorni dopo, Jeremy diventa un giocatore romanista all’onorevole prezzo di 10,5 milioni di euro più un bonus di un altro milione e mezzo. Inizia così l’esperienza italiana e romana per l’attaccante francese che a causa di qualche problemino fisico (ancora la pubalgia) e psicologico di troppo stenta a decollare; piano piano però l’ ambiente giallorosso, seppur con qualche contestazione, comincia a farlo sentire a casa e Menez stesso entra nell’ottica giusta: il primo gol ufficiale vale tre punti (al Chievo, a Verona), l’intesa in attacco con migliora e il pubblico dell’Olimpico inizia, paziente, ad apprezzare i lampi di magia di questo Houdini sempre un po’ troppo imbronciato e lunatico. Durante la stagione successiva, la prima di Ranieri, il francese continua il suo percorso di crescita, alternando numerose buone prestazioni a occasionali noiose apparizioni. La cura del mister di San Saba però fa il suo effetto e ad oggi il numero 94, non a casa il numero del quartiere in cui è cresciuto, è una pedina fondamentale nello scacchiere tattico della Roma e un beniamino dell’intera tifoseria. In giallorosso 85 presenze totali e 9 gol; con la maglia della nazionale invece, comprendendo anche le giovanili, 55 apparizioni e 13 reti.



STATISTICHE A CONFRONTO

                                                         Menez                    Sanchez

Data di nascita:                          07-05-1987            16-12-1988

Altezza:                                            181 cm                    170 cm

Peso:                                                77 kg                        70 kg

Nazionalità:                                   Francese                   Cilena

Presenze in Serie A:                        62                               71

Gol in Serie A:                                    5                                   9

 

Giordano Giusti