09/03/2012 18:29
HORSENS, SABATINI E SADDAM - Primo capitolo. Nato in Danimarca il 26 marzo 1989 (stesso giorno di Attilio Ferraris IV, ottantacinque anni dopo) Kjaer si mette in evidenza con il Midtjylland, squadra con la quale parteciperà anche al Torneo di Viareggio del 2008. 190 centrimetri per 86 chili il danese non passa inosservato e viene 'intercettato' da Rino Foschi che decide di acquistarlo con il Palermo nel 2008.
Capitolo secondo. In Sicilia esordisce il 26 ottobre del 2008 conquistandosi presto la maglia da titolare e mettendo a segno 3 reti. Il secondo anno Kjaer con Delio Rossi in panchina si conferma al centro della difesa rosanero.
'Il Vichingo', una carriera in ascesa e un futuro da top player, nel 2010, dopo aver partecipato al Mondiale in Sud Africa, prova il grande salto passando al Wolfsburg.
Capitolo terzo. La realtà è l'incubo dei sogni. In Germania il biondo del nord fatica (e non poco). Il rapporto con Steve McClaren prima (ex vice di Ferguson) e, soprattutto, con il sergente di ferro Felix Magath dopo rompono l'incantesimo. Magath d'altronde non può essere annoverato tra gli allenatori più buonisti del calcio tanto da essere soprannominato, a seconda delle circostanze, Saddam (in onore del pacifico ex dittatore iracheno) o Qualix, un incrocio tra Felix e quälen (torturare).
Dottor Qualix resta così deluso dalle prestazioni del povero Kjaer che decide di viaggiare per mezza Italia durante l'estate pur di convincere Sabatini a riprendersi il difensore, questa volta però con la Roma.
Con i giallorossi Simon per ora continua a naufragare, insieme al 'Progetto', a Twitter e alle speranze dei tifosi. Ma questo non è che l'inizio dell'incubo. Visto che se la Roma non riscatterà il cartellino Kjaer dovrà tornare agli ordini di mister Saddam.
EL CHIQUITO - Riavvolgiamo il nastro. Estate 2010. Kjaer sale sull'aereo per Wolfsburg (povero ignaro) mentre a Palermo arriva Ezequiel Muñoz, 185 centimetri per 82 chili provenienti direttamente dal porto di Buenos Aires, sponda Boca. Wikipedia ci indica due soprannomi: Il niño di Pergamino ed El Chiquito.
Se per il primo l'etimologia è fin troppo semplice visto il luogo di nascita (Pergamino, appunto), per il secondo bisogna tornare indietro nel tempo fino al lontano 24 settembre 2008 quando il giovane difensore argentino proveniente dal Nord di Buenos Aires esordì con il Boquita a soli 17 anni.
Nel 2010, Muñoz viene acquistato dal Palermo di mr. mangia-allenatori Maurizio Zamparini, tanto vulcanico quanto abile nello scovare talenti sudamericani.
Il talento dell'argentino però male si adatta al campionato italiano e, nonostante le tante presenze, non riesce mai a rendere costanti le proprie prestazioni fino a diventare una riserva sotto la reggenza Devis Mangia e quella di Bortolo Mutti.
Ascesa e declino di due talenti. Domenica, allenatori permettendo, una sfida nevrotica tra due ex promesse svanite nella nebbia del campionato italiano.
Gianluca Pace