LA SFIDA NELLA SFIDA: Destro vs Calaiò

29/11/2012 18:23

– Nell’immaginario collettivo, quando si parla di il pensiero che viene in mente è quello di un giocatore navigato che chissà da quanto tempo calca i campi del campionato italiano. In realtà Mattia, essendo nato il 20 marzo del 1991, ha 21 anni e nella sua breve carriera, ma già ricca di eventi, ha bruciato le tappe. E’ cresciuto, calcisticamente parlando, nel settore giovanile dell’Inter: quando lui era la giovane punta della primavera, i nerazzurri di Josè Mourinho scrivevano la storia vincendo il famoso 'triplete'; chissà quanto è servito a Mattia osservare le gesta dei vari Eto’o e Milito. Ma proprio l’argentino gli chiude lo spazio in prima squadra e il club di Moratti, non credendo troppo in lui, lo cede senza indugi al , con la formula del prestito con diritto di riscatto per la metà. Il club rossoblù poi ne acquisirà l’intero cartellino, nell’ambito dell’operazione-Ranocchia. esordisce in Serie A nel settembre del 2010 proprio con i liguri e già dalla prima apparizione dimostra di essere un predestinato essendo protagonista di un gol al Chievo dopo appena 5’.

IL SIENA E LA ROMA – Dopo 16 presenze e 2 gol in rossoblù, il Siena lo acquista in comproprietà. Con il club toscano e con gli insegnamenti di mister Sannino, diventa il calciatore che noi tutti oggi conosciamo. A 20 anni si carica sulle spalle il Siena che, anche grazie alle sue 12 reti, a fine stagione brinderà alla permanenza in Serie A. Mattia, nonostante gli occhi dell’Italia addosso, dimostra tutta la sua maturità restando con i piedi per terra. Partecipa al pre-raduno della nazionale di Prandelli in vista dell’Europeo in Polonia e Ucraina. Per un soffio non farà parte del 23, ma pazienza: Mattia ha tutto il tempo e le capacità per diventare il centravanti titolare degli azzurri. alla Roma è storia recente: i 16 milioni spesi dalla coppia -Baldini, tanta panchina, l’espulsione dopo un'esultanza liberatoria per il suo primo gol in maglia giallorossa. Tutte cose che avrebbero potuto far vacillare le certezze di chiunque a 21 anni. Non è il suo caso. A ha regalato ai giallorossi 3 punti d’oro e l’augurio è che ora non si fermi più: il futuro è suo.

CALAIO’ – Chi da vicino ha apprezzato e aiutato ad esplodere è stato sicuramente il suo compagno di reparto l’anno scorso in maglia bianconera, Emanuele Calaiò. Nato l’8 gennaio del 1982, l’Arciere (così chiamato per il suo modo di esultare), è il punto di riferimento offensivo di un Siena tutto grinta e carattere, ben messo in campo da mister Serse Cosmi. Calaiò si è fatto conoscere ai più nel corso della sua esperienza al : nel 2005 viene, infatti, acquistato dal club di De Laurentiis ed è lui l’attaccante della risalita dalla Serie C1 fino alla A dei campani. Nella massima serie non gioca quanto vorrebbe in maglia azzurra e accetta, quindi, il trasferimento in Toscana. Con la società della famiglia Mezzaroma ha, fino ad oggi, realizzato 150 presenze (una stagione in Serie B) mettendo a segno 51 reti, di cui 4 in questo campionato. La speranza di Zeman e di tutti i tifosi romanisti è che la sua 151esima presenza non coincida con un altro gol.

Marco Iannelli