24/08/2013 02:57
FOTO D'EPOCA - A guardarli ora, sembra una foto tratta dagli archivi più nascosti. Invece, neanche 3 anni fa, l'insospettabile Leandro Greco era entrato regolarmente nelle turnazioni del centrocampo romanista, zona dove nulla accadeva senza il permesso del collega 3 anni più grande. E quella sera, il 7 novembre del 2010, De Rossi e Greco avevano iniziato il derby con ruoli estremi: il primo capitano, il secondo da riserva. Senza sapere che l'avrebbero concluso uno sull'altro nei festeggiamenti sotto la curva Sud. 0-2 per la Roma: la Lazio rimaneva un comodo sparring partner concittadino, le streghe di De Rossi ancora lontane, "i papponi di Trigoria" stretti in un silenzio che resisterà un altro mese.
FATE E STREGHE - In quella stagione, infatti, Greco sembrava un comune mortale travolto dalla popolarità proprio come avviene con i protagonisti dei reality show. Volto da ragazzo qualsiasi, preso sotto braccio dalla fata del calcio che lo iscrisse in lista Champions e poi lo portò sul campo e sul tabellino dei marcatori contro il Basilea. Il filtro magico lo porterà a raccogliere quello che mai gli era successo: 19 presenze e un gol nel complesso, per uno che in Serie A aveva fatto la comparsa tra il 2005 e il 2006, ottenendo in cambio solo il sorriso di amici e familiari.
Quel treno preso al volo lo porterà ad ottenere un posto anche nella Roma dell'anno successivo tra calcio alla spagnola e marketing all'americana. Quindi l'interessamento dell'Olympiacos, dove tornerà ad esibirsi in campo europeo, al contrario dei suoi ex compagni. Tra cui De Rossi sembra quasi un intruso, una cellula sovversiva secondo alcuni teoremi, tanto che Greco si schiarirà la voce proprio davanti al microfono di un'emittente romana per sfogare il suo pensiero-tifoso: "Credo che stiano riuscendo a vendere De Rossi. Hanno cambiato la mentalità della gente, fino a pochi mesi fa i tifosi sarebbero stati disposti a scendere in piazza pur di difenderlo". Prima di concludere così: "E' una cosa vergognosa quella che sta accadendo. E' un serio professionista, la sua cessione sarebbe un danno per Roma e per la Roma". A ieri, venerdì 23 agosto, il danno è stato evitato, così De Rossi potrà accogliere Greco al rientro in Italia, facendo finta che nulla sia cambiato dal 2010. Sperando in un nuovo inizio. In bocca al lupo