08/11/2013 13:57
DA PROBLEMA A RISORSA Strana la vita per un attaccante definito da Sabatini un problema (la frase era riferita al fatto che Borriello ambiva a giocare con continuità, cosa che in giallorosso nessuno poteva garantirgli). Nel modulo e nellepoca del falso nueve, Borriello, nato a Napoli il 18 giugno del 1982, si sta ritagliando uno spazio importante nel gruppo giallorosso. La trattativa con il Genoa e la promessa del presidente Preziosi di riportarlo il Liguria in estate, il suo non riscaldamento per il match casalingo con il Verona, sembrano immagini di un passato lontano; la torta regalatagli dai compagni di squadra il giorno dopo la chiusura del mercato sembrano aver restituito a Marco quella convinzione e voglia di lottare per i colori della capitale. E entrato nella storia della Roma regalando i tre punti e le dieci vittorie in altrettante partite (mai era successo in Serie A) grazie al colpo di testa contro il Chievo. Ma ha anche sostituito Totti nel momento più difficile della gara contro il Napoli: la sua presenza in area ha costretto Cannavaro a commettere fallo sulla punta per il rigore del 2 a 0, prontamente realizzato da Miralem Pjanic. Non è Totti, perché le qualità del capitano non hanno eguali, ma Borriello è un attaccante che, se servito nella giusta maniera, può far scattare in piedi i numerosi tifosi della Roma attesi allOlimpico per la gara di domenica.
MARCO E ANTONIO Borriello si troverà di fronte nella gara contro il Sassuolo Floro Flores, nato, così come il giallorosso, il 18 giugno a Napoli. Tra i due solo un anno di differenza, Antonio è un classe 83. Sono stati compagni di squadra per 6 mesi, dal gennaio 2013 al Genoa e, insieme, hanno vissuto quello che poteva essere lincubo della retrocessione. Così non è stato ma entrambi non fanno più parte di quella squadra. Oggi Floro Flores continua a lottare, più che per un incubo per un sogno dal nome salvezza. E luomo con più esperienza nell'attacco neroverde dove gioca perlopiù a mò di riferimento centrale ma può anche sacrificarsi sulla fascia, lasciando spazio al giovane Zaza. Ha segnato fino ad ora più gol di Borriello, 3 (contro 1 solo dell'88 giallorosso), scendendo in campo di meno rispetto al giallorosso: 411 contro i 461.
Ma questanno Borriello non è più un unico, il solo giocatore capace di far vincere la squadra come succedeva al Genoa. Sicuramente, però, farà di tutto per far trionfare la Roma. Daltronde il sogno di Antonio si chiama salvezza, quello di Marco no, ma comincia sempre con la S