LA SFIDA NELLA SFIDA: Totti vs Toni

25/01/2014 18:42

LAROMA24.IT - Superate le fatiche della Coppa Italia contro la , i giallorossi di si rituffano nel campionato contro l'Hellas Verona. Tra i calciatori in campo si affronteranno anche due che di battaglie calcistiche ne hanno vissute tante. , alla ventiduesima stagione da professionista con la stessa maglia, e Toni, alla sua quindicesima annata, con 13 maglie diverse.

IL CAPITANO E IL GIRAMONDO - Il palmarés dei due parla da sé: entrambi campioni del mondo, nel 2006; entrambi vincitori di una Scarpa D'Oro.  Campione d'Italia con la Roma, Toni due volte campione di Germania con il Bayern. 1231 gol all'attivo per il capitano romanista, 158  per il "ragazzone" del Verona (di cui 38 in Bundesliga). Carriere a prima vista simili, ma profondamente divese. , ha sposato la Roma per amore. Nato, cresciuto e maturato con gli stessi colori, ha iniziato prestissimo: nel febbraio 94, ancora minorenne, esordisce in A con Mazzone. A 20, con Zeman, è capitano della squadra. Oggi è a 547 presenze in campionato. Una leggenda,  considerato da tutti come uno dei più grandi calciatori del dopo-guerra. Toni, invece, è sbocciato più tardi: fino ai 26 anni, si ricorda poco di lui, se non una stagione in B con il Palermo: 30 reti all'attivo, un record per la squadra siciliana. Da lì non si è più fermato, e non solo metaforicamente: gol a raffica (tre volte capocannoniere), ma anche tantissimi trasferimenti: , Bayern Monaco, Roma, , , Al Nasr e Verona. Il gigante buono ha lasciato un segno dovunque, venendo sempre riconosciuto dalle rispettive tifoserie.  e Toni insieme hanno giocato solo sei mesi: nel 2010, sfiorando uno storico scudetto, perso a quattro giornate dalla fine, in quelladannata notte contro la Sampdoria.

CLASSE VS FORZA – Anche nell'interpretazione del ruolo di centravanti, e Toni sono totalmente agli antipodi. Il capitano della Roma unisce le caratteristiche del vecchio fantasista a quelle del bomber di razza: si muove a tutto campo, fa della classe e della visione di gioco un'arte quasi perfetta. Ha un tocco geniale vantando, oltre ai gol, 90 assist decisivi. Toni, invece, fa della possenza fisica la propria arma, è il classico "centravanti da area di rigore" ed un fantastico colpitore di testa. Il romanista è elegante nei movimenti, l'altro appare quasi sgraziato ma difende la palla in maniera magistrale commettendo raramente fallo. Da qui, il nome di "gigante buono": in carriera solo 31 gialli e 1 rosso, contro le 116 ammonizioni e 12 espulsioni di .

COSì QUESTA STAGIONE - Anche grazie alle loro prestazioni, Roma e Verona sono due delle rivelazioni di questa stagione. Non a caso, durante il periodo in cui era infortunato i giallorossi hanno perso 10 punti rispetto alla capolista . Il capitano ha giocato 13 partite, 861 minuti disputati in campo, collezionando 4 reti, 7 assist, e decine di giocate geniali per i compagni. Toni, invece, è entrato in campo 17 volte,  quasi il doppio del numero 10 giallorosso (1501 minuti): contro ogni pronostico ha messo a segno già 9 reti (4 di testa) e 9 assist decisivi. Dal punto di vista disciplinare, 2 i gialli per il centravanti del Verona, mentre nessuna sanzione a carico del numero 10.

Nonostante la Carta di Identità chiami ormai 37 anni per l'uno () e 36 per l'altro, sono pronti, ancora una volta, a caricarsi sulle spalle il peso delle rispettive squadre. Che la sfida abbia inizio..

Danilo Gulisano