09/03/2014 15:23
LAROMA24.IT - Si ritorna al San Paolo. A distanza di quasi un mese dall'eliminazione dalla Coppa Italia, la Roma fa nuovamente visita al Napoli. In palio tre punti pesanti non solo per la complicata rincorsa sulla Juve, ma anche per il secondo posto, fondamentale in ottica Champions. Una sfida carica di significati per tutti, soprattutto per due dei protagonisti di domenica: Morgan De Sanctis e Josè Manuel Reina. Due 'numeri 1' (anche se sulle spalle hanno rispettivamente il 26 e il 25)che hanno più di un motivo per dimostrarsi determinanti.
AVVICENDAMENTO – Passato e presente a confronto. Il passato è quello di Morgan De Sanctis, che in maglia azzurra ha vissuto 4 anni di soddisfazioni. Per quella Coppa Italia vinta, per quel cammino in Champions frenato solo dal Chelsea e per la rincorsa scudetto con la Juve: il ruolo di De Sanctis nella gestione Mazzarri non è stato di secondo piano. Il presente è quello di Pepe Reina: portiere di scuola Barcellona, Reina è uno dei fedelissimi di Rafa Benitez, che lo ha avuto ai tempi del Liverpool. E il suo arrivo in prestito dai Reds è stato uno dei primi ‘colpi’ messi a segno in estate, nel nuovo corso inaugurato dal tecnico spagnolo. L’avvicendamento tra i pali si è consumato in pochi giorni, quando per l’estremo difensore abruzzese si aprirono le porte della Roma. Il ds Sabatini puntava su esperienza e personalità e l’identikit di De Sanctis sembra corrispondere. Anche se il suo nome è rimasto in ballottaggio fino all'ultimo con il brasiliano Rafael, l'ennesimo protagonista dei tanti incroci e duelli di mercato sull’asse Roma-Napoli.
SECONDI – Passato e presente, un tema che per De Sanctis e Reina riguarda anche la Nazionale. Un tema ormai alle spalle per Morgan, che ha definitivamente archiviato l’esperienza in azzurro lo scorso anno e in tempi più recenti ha escluso ogni ipotesi di ritorno. Un tema che invece riguarda da vicino Reina, che ha un posto prenotato a suo nome sul volo che porterà le ‘Furie Rosse’ in Brasile. Anche se con tutta probabilità non avrà un ruolo da protagonista. D’altronde, De Sanctis e Reina si sono già ritrovati da avversari con le maglie delle rispettive selezioni e hanno condiviso lo stesso destino. Ad esempio ad Euro 2012, in Polonia e Ucraina, sia De Sanctis che Reina hanno fatto da spettatori al doppio confronto tra Italia e Spagna. Non certo per loro demeriti: quando si hanno davanti due prime scelte come Buffon e il Casillas di anni fa, la panchina resta l’unica opzione.
GOL E TWEET – Il confronto tra i gol subiti nelle altre tre sfide stagionali è in assoluta parità: 5 reti al passivo a testa. Sicuramente avranno un peso maggiore per De Sanctis, che ne ha subiti 3 alla sua 'prima' in assoluto da ex al San Paolo. Per lui ora c'è all'orizzonte il primo confronto in campionato nel suo ex stadio, con una maglia diversa da quella azzurra. Lecito attendersi un accoglienza difficile, pur se il legame tra il portiere giallorosso e il suo ex pubblico è profondo. La pagina del Corriere dello Sport acquistata per salutare i sostenitori azzurri, prima della sua partenza per Roma, lo testimonia. Viceversa, è lecito aspettarsi un trattamento peggiore da parte dei tifosi giallorossi per Pepe Reina. Tutto merito dei tweet dell’estremo difensore che hanno preso di mira la Roma: prima per il generoso rigore concesso all’andata su Borriello, poi per il penalty concesso a Verona su Torosidis. “Ma che c… di rigore è?”, recitava il post dello spagnolo. Un tweet (poi cancellato) che si è rivelato un boomerang per Reina, preso costantemente di mira sul social network per ogni incertezza (come la papera di Bergamo).
BILANCIO E FUTURO – La sfida a distanza tra i due estremi difensori si rinnova anche nei numeri. Al San Paolo si affronteranno due dei portieri meno battuti della Serie A. Primeggia De Sanctis, dall’alto dei soli 11 gol subiti in 25 partita e una media eccezionale di 0,44 gol subiti a partita, rispetto a quella di 1,11 di Reina (preceduto in questo senso anche da Buffon, Handanovic e Avramov). Numeri diversi per un bilancio opposto: positivo per l’estremo difensore giallorosso, per il notevole contibuto alla causa giallorossa in fatto di personalita e per le risposte nelle occasioni decisive, alternate da momenti di assoluta inattività (per merito dei compagni di reparto). D’altra parte, un portiere che urla alla sua maniera è un fatto eccezionale per gli standard che si sono visti in questi anni nella sponda giallorossa del Tevere. Mentre la stagione di Reina è più in chiaroscuro. Dopo una partenza positiva, con il fiore all'occhiello di aver fermato Mario Balotelli dal dischetto, la sua continuità e stata minata da problemi fisici, scelte tecniche e incertezze varie. Con in più una permanenza in bilico, visto il prestito annuale. A differenza di De Sanctis, che invece ha nel suo futuro un altro anno di contratto con la Roma. Un futuro che, per entrambi, passerà inevitabilmente anche per la sfida di domenica.