29/03/2014 23:04
LAROMA24.IT – Domenica alle ore 12.30 per la 31esima giornata di campionato, la Roma sarà ospite al Mapei Stadium per affrontare il Sassuolo di Di Francesco. Squadre dagli obiettivi opposti, in uno scontro tra seconda e penultima della Serie A, Roma e Sassuolo possono vantare due dei migliori prospetti italiani: Destro e Berardi. Entrambi vogliono continuare a segnare per cercare di convincere il ct Prandelli a puntare su di loro e, nonostante la giovane età (23 anni Mattia, 19 Domenico), presentarsi alla rassegna mondiale in Brasile.
SOGNO MONDIALE – Berardi, nato l’1 agosto ’94, alla sua seconda stagione al Sassuolo, ha ben impressionato l’anno scorso in Serie B tanto che la Juventus, nella trattativa che ha portato questa estate Marrone in Emilia, ha acquistato la metà del suo cartellino decidendo di continuare a far crescere Domenico, sotto la guida di Di Francesco. Berardi non ha risentito del salto dalla serie cadetta alla massima divisione mettendo in luce quelle che sono le sue qualità: mancino naturale, gioca prevalentemente come esterno destro d’attacco (può essere impiegato anche sull’altra fascia o da centravanti di movimento), è grazie soprattutto alle sue giocate se il Sassuolo può continuare a sperare nella salvezza. Ma Berardi oltre che per i 4 gol con cui ha battuto il Milan esonerando, di fatto, Allegri, ha meritato le prime pagine dei giornali anche per il suo carattere: l’anno scorso rifiutò di rispondere alla chiamata dell’Under 19 e fu escluso per 9 mesi dalle nazionali giovanili. L’attuale ct dell’Under 21 Di Biagio decise di convocarlo nuovamente a inizio marzo se non fosse che Berardi, nella partita casalinga contro il Parma, entrò dalla panchina e dopo 50 secondi dovette dirigersi verso gli spogliatoi perché espulso dopo aver colpito con una gomitata Molinaro. Addio Under per codice etico e probabilmente addio mondiale almeno per quest’anno. Ma il tempo è dalla sua e i gol fatti nella sua prima stagione in Serie A testimoniano che tra 4 anni potrà essere uno dei protagonisti della nostra nazionale.
Storia diversa quella di Destro che in stagione ha realizzato 9 gol, 3 in meno del collega, ma rispetto a Berardi ha cominciato a correre in campo solamente a dicembre causa l’infortunio al ginocchio che lo ha tenuto lontano dai terreni di gioco per lungo tempo. Ma Mattia è tornato realizzando il gol vittoria contro la Fiorentina e da quel momento non si è più fermato. Rispetto a Berardi è più un attaccante d’area e ha dimostrato anche una maggiore maturità che può essere decisiva in chiave mondiale. Per Destro il Brasile è più di un sogno, sarebbe la giusta ricompensa dopo le difficoltà passate per il traumatico rientro post operazione. Non si è mai arreso, ha pagato colpe non sue, sia per quanto riguarda il recupero, sia per chi, con un ginocchio che non gli permetteva di essere in condizione, lo ha mandato in campo prima nel finale di stagione con la Roma lo scorso anno, poi negli Europei Under 21 giocati tra giugno e luglio. Ha passato mesi duri e la rabbia mista a gioia mostrata contro la Fiorentina al gol, era la rabbia di un ragazzo che voleva riprendersi il sogno, il suo sogno: giocare a calcio e andare ai mondiali.
SCUDETTO FUTURO – Berardi e Destro, che si troveranno l’uno contro l’altro domenica, si giocano in questo finale di stagione la maglia della nazionale (non si tratta di un ballottaggio, tra i due se esiste un favorito è proprio il romanista) ma una cosa è certa: se Mattia e Domenico continuano a segnare così, e l’esterno del Sassuolo smusserà i suoi limiti caratteriali, faranno parte della comitiva azzurra in pianta stabile dal post Brasile. I due giovani potranno anche trovarsi l’uno contro l’altro, nella prossima stagione, in un match più importante di quello tra seconda contro diciannovesima in classifica, per giocarsi magari lo Scudetto. Sempre che Berardi venga riscattato dalla Juventus. D’altronde, sognare non costa nulla.