02/03/2015 17:30
LAROMA24.IT (Damiano Frullini) - 5 mesi dopo sono di nuovo una di fronte all'altra, nella rivincita, o meglio "vendetta" (sportiva si intende) della gara del 5 ottobre scorso che ha fatto discutere l'Italia intera e non solo. Gli episodi che hanno visto come protagonista "sfortunato" l'arbitro Gianluca Rocchi difficilmente si cancelleranno dalla mente dei tifosi giallorossi, ma inevitabilmente nella sfida di domani all'Olimpico (ore 21) non dovranno riaffiorare in quella dei giocatori.
L'ATTESA E LA CERTEZZA - La gara dello Juventus Stadium è stata la miglior partita disputata finora con la maglia della Roma da Juan Manuel Iturbe, l'acquisto top del mercato estivo giallorosso che tanto ha fatto discutere per i costi del trasferimento. L'argentino segnò il gol del momentaneo 2-1 romanista dopo un bello scambio con Gervinho, prima che il direttore di gara facesse il resto. Quel giocatore, capace di mettere a soqquadro la difesa bianconera e di lottare su ogni pallone con la cattiveria agonistica che lo contraddistingue, non lo si è più visto (o quasi) complice la giovane età (classe '93) e i due infortuni (prima muscolare poi osseo) che lo hanno costretto ad un ambientamento più lento del previsto nella Capitale. A Trigoria sono tutti consapevoli del suo valore e lo stanno 'coccolando' in attesa della sua esplosione. I guai fisici adesso sembrano essere passati del tutto, come dimostrano i 20 minuti giocati giovedì scorso a Rotterdam contro il Feyenoord a buon ritmo, e la sfida di domani potrebbe essere per Manuel quella della ripartenza. Perchè no proprio di fronte a Carlos Tevez, suo connazionale, che da due anni è in cima alla classifica cannonieri del nostro campionato. L'Apache, arrivato in Italia nel periodo della maturità, non ha avuto bisogno di tempo per capire le dinamiche della Serie A e nella sua prima stagione bianconera ha trascinato la Juventus di Conte al terzo scudetto consecutivo con 19 reti stagionali. L'arrivo di Allegri gli ha permesso di liberarsi da alcuni dettami tattici e gli ha concesso quella libertà di movimento che lo rende letale per qualunque difesa avversaria: i suoi gol dopo 25 giornate sono già 14.
VITA DIFFICILE IN NAZIONALE - I due hanno caratteristiche di gioco completamente diverse, anche per il ruolo che ricoprono in campo: esterno offensivo il romanista, prima punta e all'occorrenza seconda punta lo juventino. Ma ad accomunarli è sicuramente quella forza di volontà, mista a cattiveria agonistica tipica degli argentini, che non manca mai in ogni situazione: la cosiddetta "garra". Iturbe la maglia della nazionale dei 'grandi' non l'ha ancora indossata (13 presenze e 2 gol con l'Under 20), e potrebbe decidere di non vestirla mai perchè essendo in possesso anche del passaporto paraguayano (ha giocato un'amichevole non ufficiale con la maglia biancorossa nel 2009) potrebbe optare per una scelta diversa, vista soprattutto la grande concorrenza di 'mostri sacri' nell'Albiceleste: Messi, Aguero, Higuain, Di Maria e lo stesso Tevez sono solo alcuni dei nomi dei fuoriclasse con cui Manuel lotterebbe per un posto in squadra. Il rapporto di Tevez con la maglia biancoceleste è sempre stato dei migliori (66 presenze e 13 gol totali), eccetto l'ultimo trienno di gestione Sabella nel quale, per un rapporto non idilliaco con il ct, l'Apache non è mai stato convocato. L'avvento di Gerardo Martino sulla panchina dell'Argentina e le sue continue prestazioni eccellenti gli hanno permesso di tornare a vestire la 'camiseta' lo scorso novembre in occasione di un'amichevole.