17/05/2015 23:33
LAROMA24.IT - Guardiani della notte dell’Olimpico saranno De Sanctis Morgan da una parte e Karnezis Orestis dall’altra. Roma-Udinese nasce da loro e, chissà, potrebbe essere l’ultima volta da avversari. Perché il greco potrebbe infoltire la colonia ellenica della capitale: Torosidis, Manolas e Holebas con i quali ha condiviso l’ultima avventura Mondiale della Grecia, terminata ai rigori agli ottavi di finale dopo i calci di rigore.
IN SPAGNA A GUARDARE – Quella sera, le luci se le prese Keylor Navas, oggi al Real Madrid. Ma nella Liga c’era anche Karnezis lo scorso anno, anche se alle spalle di Roberto, titolare della porta del Granada. Otto anni fa, per i pali spagnoli, ci era passato anche De Sanctis, ma pure l’attuale romanista trascorse più tempo in panchina che in campo: il titolare del Siviglia era infatti Andres Palop. In Liga, il portiere di Guardiagrele, la “città di pietra” per D’Annunzio, in Abruzzo, ci era finito dopo aver rescisso il contratto proprio dall’Udinese. E neanche il cammino di Karnezis per il Friuli era programmato: in estate, aveva già il biglietto per Lisbona, dove è di casa il Benfica che poi arruolò Julio Cesar e lasciò il greco in ritiro da Stramaccioni. E nonostante il tecnico romano avesse tra le mani Scuffet, rivelazione dello scorso anno, quando venne il momento di consegnare le chiavi della difesa bianconere, le diede al più esperto Orestis.
IN ITALIA A GIOCARE – Scappato da Siviglia dopo appena una stagione, De Sanctis migrò in Turchia, al Galatasaray, dove vinse la Supercoppa. Appena un anno e rimpatriò, stavolta al Napoli. Qui, l’Italia si ricordò di quel portiere cresciuto nella Juventus di Peruzzi e Rampulla. Tanto da guadagnarsi una convocazione, come numero 22, per i Mondiali del 2010 in Sud Africa. E anche Karnezis, che fuori dal Panathinaikos sembrava essersi smarrito tra le proprietà dei Pozzo, grazie alla scelta di Stramaccioni si è guadagnato le attenzioni delle cronache italiane. Così, gli operatori di mercato, più volte, lo hanno accostato alla Roma proprio per il dopo-De Sanctis, nonostante il 38enne portiere giallorosso abbia già fatto capire che non sarà lui a chiamarsi fuori. “Chiunque sarà nella Roma l’anno prossimo a difendere la porta se la vedrà con me”, l’uscita sicura, a parole, di De Sanctis. Intesi, Orestis?