28/10/2015 20:22
LAROMA24.IT (D. F.) - Il turno infrasettimanale porta con sé sempre qualche insidia inattesa, vuoi per le scelte di turn-over degli allenatori, vuoi perché la gara cade all'interno di una settimana fitta di impegni. Ma stasera per la Roma di Garcia c'è un solo imperativo: vincere e riprendersi la vetta (ceduta momentaneamente all'Inter, prossimo avversario sabato sera). Di fronte troverà l'Udinese di Colantuono, 11 punti in classifica dopo 9 giornate, ottenuti con prestazioni convincenti (come il successo allo Stadium contro la Juventus), ma facendo registrare anche qualche scivolone di troppo.
SPINTA MANCINA - Dicevamo del turn-over, termine sconosciuto a Lucas Digne: 630 minuti giocati in campionato sugli 810 totali (1 gol). Un vero stakanovista, al quale Rudi Garcia non rinuncia mai, sia perché le alternative sulla fascia mancina scarseggiano, sia perché il laterale francese sta avendo una costanza di rendimento pari a quella di chi su quella corsia ha fatto la storia. Non può contare su una grande altezza, ciò lo porta ad avere qualche difficoltà sulle diagonali aeree, ma compensa con resistenza, velocità ed accelerazione che gli permettono anche di essere pungente in fase offensiva con continue sovrapposizioni e cross pericolosi. Caratteristiche che non mancano al suo dirimpettaio di questa sera all'Olimpico: Ali Adnan, una delle rivelazioni di questa serie A. L'iracheno, nonostante la sua grande stazza, sta dimostrando di essere dotato di buona tecnica e grande agilità, ma ciò che fa di lui un elemento imprescindibile nello scacchiere tattico di Colantuono (754 minuti giocati fino ad ora), è la sua duttilità: può ricoprire infatti, con lo stesso elevato rendimento, il ruolo di esterno sinistro nel 3-5-2 o quello di terzino sinistro in una difesa a quattro.
FINALMENTE L'EUROPA - "Mi voleva anche la Roma", ha dichiarato Adnan al suo arrivo ad Udine. Già, perché il suo approdo in Europa è avvenuto con un anno di ritardo. Lo scorso giugno infatti Walter Sabatini aveva messo gli occhi sul terzino iracheno, a quel tempo in forza al Rizespor (squadra turca), notato durante il mondiale Under 20, nel quale era la stella della sua Nazionale che arrivò fino alle semifinali. Ad interrompere le trattativa fu una notizia che si sparse su diverse agenzie di stampa, confermata anche da alcuni scatti apparsi in rete: Adnan era tornato in patria, in Iraq, per difendere il Paese con l'esercito regolare contro l'avanzata dei miliziani dell'Isis. Chi lo vuole arruolato, chi eroe social tra campo di calcio e divisa mimetica, lui - sempre in fase di presentazione in Friuli - ha voluto un po' smorzare i toni: "Ho prestato il mio volto in favore dell'esercito e, ai militari ho insegnato a giocare a calcio".
GARCIA NEL DESTINO - Non c'ha pensato invece due volte in estate Lucas Digne ad accettare l'offerta della Roma, vista la voglia del suo 'maestro' di riaverlo con sé. "Rudi Garcia ha avuto un ruolo importante perché lo conosco da Lille, lui mi ha voluto davvero alla Roma", ha dichiarato il francese dopo lo sbarco a Fiumicino. "Mi volevano anche altre squadre ma ho subito scelto la Roma". C’è sempre un allenatore che cambia il destino di un calciatore. Per Digne ciò è avvenuto il 26 ottobre 2011, esattamente 5 anni fa, quando proprio Garcia (che l'anno precedente aveva portato il Lille al titolo di campione di Francia) lo fa debuttare all'età di 18 anni in coppa di Francia. Da quel giorno a piccoli passi Digne si è preso la titolarità della fascia sinistra senza lasciarla mai più, fino al suo passaggio al Psg. A Parigi, nonostante l'approdo in Nazionale maggiore, iniziano le prime difficoltà che lo portano, dopo un buon inizio, a perdere il posto ai danni di Maxwell. La voglia di non perdere ulteriore tempo in panchina e il sogno 'europeo' di far parte dei 23 che Deschamps porterà con sé la prossima estate per la rassegna continentale, lo hanno spinto a venire a Roma. Qui dove tutto è possibile, anche diventare uno dei terzini più forti della storia giallorossa