12/02/2016 22:05
LAROMA24.IT - La marcia della Roma verso il terzo posto passa da Modena, dove i giallorossi affrontano il Carpi con l'obiettivo di inanellare la quarta vittoria consecutiva in campionato. La squadra di Castori, nonostante il terzultimo posto in classifica, è apparsa in grande forma nelle ultime settimane, anche grazie alla campagna di rafforzamento durante la sessione invernale di calciomercato. In Emilia Romagna è arrivato anche Stefano Sabelli, che venerdì ritroverà i colori giallorossi e un suo vecchio amico: Alessandro Florenzi.
LO SCUDETTO CON LA PRIMAVERA - I due infatti sono cresciuti entrambi nel settore giovanile della Roma, facendo tutta la trafila dai Giovanissimi fino alla Primavera, passando per gli Allievi. La gioia più grande per Florenzi e Sabelli arriva proprio con la formazione di Alberto De Rossi, nel 2010/11 quando, al termine di una grande cavalcata, i giallorossi vincono lo Scudetto di categoria. Quell'anno il centrocampista segna addirittura 15 reti stagionali che lo portano, il 22 maggio 2011, a 20 anni, nel corso di Roma-Sampdoria, a sostituire Francesco Totti per quello che sarebbe stato il conseguente esordio in serie A. Sabelli invece doveva attendere ancora.
I PRESTITI "BENEDETTI" - La maturità per entrambi però arriva lontano dalla Capitale, ma sempre sotto l'occhio vigile della Roma. Alessandro e Stefano vengono mandati in prestito rispettivamente al Crotone e al Bari, in serie B, dove non tardano ad affermarsi. Il 2011/12 per Florenzi è ricco di soddisfazioni: 11 reti in 37 presenze e il premio di miglior giovane della serie cadetta che 'costringono' la Roma a richiamarlo alla base l'anno successivo per non rischiare perdere un patrimonio che era appena sbocciato. Sabelli invece, complice anche il ruolo di terzino basso a destra, fa più fatica a rubare gli occhi agli addetti ai lavori, nonostante diventi ben presto un pilastro inamovibile del Bari (29 presenze il primo anno, 40 il secondo: 118 in 4 anni) e conquisti fin da subito le simpatie dei tifosi pugliesi, che gli daranno il soprannome di 'Pendolino' (in onore di Cafù, uno che sulla fascia destra ha macinato chilometri per decenni).
OGGI - Il trasferimento al Carpi ha permesso finalmente a Sabelli, con qualche anno di ritardo, di esordire in serie A (domenica scorsa a Napoli). Il bis potrebbe arrivare subito contro la Roma dove sulla corsia opposta ritroverà un Alessandro Florenzi diverso rispetto a quello che aveva lasciato. Oggi il ragazzo di Vitinia è diventato un 'tuttofare' in grado di garantire tanta quantità in più zone di campo senza mai rinunciare alla qualità: con Garcia è partito esterno alto nel tridente offensivo per poi spostarsi in mezzo al campo e infine addirittura basso a destra in una difesa a 4 ("E' più forte di Dani Alves", disse non tanto tempo fa Sabatini). Con Spalletti, che ha già fatto intendere di vederlo poco come terzino basso, ha conosciuto un nuovo ruolo, quello di incursore alle spalle della 'punta', dimostrando, con il gol contro la Sampdoria, di riuscire ad esprimere al meglio le sue qualità dalla metà campo in su. E' proprio su questo aspetto che invece Stefano Sabelli deve migliorare: può iniziare a farlo fin da venerdì guardando da vicino il suo 'vecchio' compagno di squadra.