21/10/2016 22:08
LAROMA24.IT (Emanuele Zotti) - Non corre certo buon sangue tra Francesco Totti e Alessandro Diamanti. La pietra dello scandalo? Qualcuno potrebbe pensare al gol segnato da 'Alino' nel 2008 alla Roma con la maglia del Livorno, che costò lo scudetto ai giallorossi guidati anche allora da Luciano Spalletti. Era il 19 aprile e per Francesco, oltre alla beffa per la pennellata su punizione di Diamanti, arrivò anche il danno: stagione finita a causa di un infortunio al crociato anteriore che lo costrinse a sottoporsi ad uno dei tanti interventi chirurgici che hanno condito la sua carriera. Ma c'è dell'altro.
LESA MAESTA' - Sono le parole pronunciate dal fantasista di Prato in una conferenza stampa del 27 gennaio 2012 a Bologna ad aver scatenato il malumore del capitano giallorosso e di gran parte della tifoseria romanista. "E' un grande campione, non dico una bandiera perchè le bandiere per me non esistono. Lui ha fatto una grande carriera, ma se gli chiedessero di giocare gratis allora sarebbe una bandiera, con dieci milioni di stipendio è facile: quando ci sono di mezzo i soldi le bandiere non esistono, le bandiere esistono nel volontariato". Questo il Diamanti pensiero, forse frustrato dalla consapevolezza non di essere mai riuscito ad affermarsi in un grande club come dimostra la scelta, presa nel 2014, di trasferirsi in Guangzhou per guadagnare quei 'milioni di stipendio' che nessun presidente di Serie A era disposto a sborsare per il suo ingaggio. Una scelta da banderuola più che da bandiera.
REDENZIONE FALLITA - Tornato in Italia con la maglia della Fiorentina nel 2015, Diamanti con un timido tentativo cerca di risanare i rapporti con il numero 10 giallorosso. Il 3 febbraio nel corso di Roma-Fiorentina il centrocampista tende la mano in segno di amicizia a Totti che però ignora il gesto e tira dritto per la sua strada. Una risposta silenziosa all'attacco totalmente gratuito ricevuto anni prima.
NUOVA PUNTATA - Domenica sera andrà in scena un nuovo faccia a faccia. Questa volta Diamanti vestirà la maglia rosanero del Palermo, Totti, come sempre, quella della Roma. Il primo scenderà in campo dal primo minuto, l'altro, probabilmente, inizierà dalla panchina ma l'occasione per incrociare gli sguardi non mancherà. Sarà l'occasione per porre fine ad un 'duello a distanza' fatta di frecciatine e incontinenze verbali? La decisione spetta alla Bandiera.