29/09/2017 01:22
LAROMA24.IT – Giovani, forti e in rampa di lancio, entrambi classe ’96, per rendimento tra i migliori centrocampisti della passata stagione. Ed entrambi protagonisti di un duello di mercato tra Milan e Roma. Dovevano essere i due colpi in prospettiva dei giallorossi, ma alla fine solo uno prese la strada di Trigoria. Da possibili (e mancati) compagni di squadra ad avversari in campo. Milan-Roma è uno scontro diretto tra due candidate alla vetta ma il confronto diretto tra Lorenzo Pellegrini e Franck Kessié.
MANCATO ARRIVO – La storia dell’interesse della Roma per Kessié parte da lontano, visto che il nome del giovane ivoriano era finito sul taccuino dell’allora ds giallorosso Walter Sabatini già nel 2015, quando l’allora 19enne Kessié esordiva tra i grandi a Cesena, in Serie B. Un interesse che non si manifestò in nulla di concreto fino all’exploit del giovane ivoriano, tra i migliori dell’Atalanta dei miracoli che lo scorso anno conquistò uno storico quarto posto. Poi a gennaio, quando le grandi già bussavano da tempo alla porta di Percassi, arriva la notizia: la Roma aveva praticamente chiuso per Kessié, accordo di massima per 28 milioni da formalizzare l’estate successiva. La prima grande operazione condotta in prima persona da Frederic Massara, braccio destro e successore temporaneo di Sabatini. Ad aprile ci pensò il diretto interessato a far venire l’acquolina in bocca ai tifosi giallorossi con la sua ‘prima volta’ all’Olimpico. Dopo aver deciso dal dischetto la gara d’andata con la Roma, l’ivoriano si ripete a suo modo nella sfida di ritorno, 'annullando' con una marcatura a uomo continua Radja Nainggolan. Il preludio a un matrimonio da suggellare in estate. Ma finì tutto con nulla di fatto. Non per colpa della Roma, tantomeno dell’Atalanta. A far saltare l’operazione fu George Atangana, agente del giocatore. Che portò in dote a Percassi la proposta del Milan, fresco di cambio di proprietà e con grandi ambizioni: stessa offerta della Roma ma con ingaggio maggiore per il giocatore. Il braccio di ferrò con il nuovo ds giallorosso Monchi durò poco e alla fine Kessié scelse di sposare il progetto rossonero.
RITORNO A CASA – Sempre nello stesso periodo della vicenda Kessié il Milan insidiò la Roma per un altro prospetto interessante, ovvero Lorenzo Pellegrini. Un caso però diverso da quello del giocatore ivoriano, non fosse altro per un particolare non di poco conto. Pellegrini alla Roma era di casa, era solo destinato a tornare. Dai pulcini alla Primavera, l’intera trafila nel settore giovanile giallorosso per finire sotto la guida di Alberto De Rossi. Poi, come avviene sempre in questi casi, nella massima serie. Pellegrini venne ceduto nel 2015 al Sassuolo, abituato da anni a pescare (e bene) dal vivaio giallorosso. Con una formula particolare: la cessione a titolo definitivo a un milione con un’opzione per il riacquisto a 10 milioni. E nei due anni in Emilia Pellegrini ha reso ben oltre le aspettative sotto la guida di Di Francesco, anche lui “tornato a casa” a Trigoria. Altra premessa di un’operazione che, rispetto al caso di Kessiè, non ha avuto alcun ostacolo. Con buona pace del Milan
MOMENTO – Dalla provincia alla grande piazza, le strade di Pellegrini e Kessié torneranno a incrociarsi domenica. Pellegrini arriva al confronto sulla scia di un momento comunque positivo, nel quale si è ritagliato spazio nel turnover di Di Francesco. Che non manca di assegnargli degli attestati di stima, al pari del ds Monchi (“E’ un giocatore con un potenziale importantissimo”), artefice del suo ritorno alla base. A tutto questo si aggiunge l’ingresso nel giro della Nazionale, già avvenuto dai tempi del Sassuolo ma confermato dal ct Ventura nelle ultime convocazioni. Momento comunque positivo anche per Kessié, titolare in pianta stabile dell’undici di Montella. Un momento minato però dalla brutta ultima uscita con la Sampdoria, dove è risultato tra i peggiori in campo. Le ambizioni di Roma e Milan passano anche per la voglia di affermazione di entrambi.