23/12/2017 01:58
LAROMA24.IT (Chiara Ciotti) - Juventus-Roma significa rivalità che supera i confini del rettangolo di gioco e vede confrontarsi due realtà, due stili e due filosofia di vita e di gioco che viaggiano su rotte antitetiche: una lotta senza esclusione di colpi, avvelenata da trent’anni di livore calcistico e recriminazioni, di sofferenze e qualche esultanza per i tifosi giallorossi che neanche il tempo può scalfire, ma che resta scritta negli annali del calcio. Dagli indimenticabili anni 80 alla Roma di Garcia contro l’armata bianconera di Conte, a quella di Spalletti contro una rinnovata ma pur sempre collaudata Juventus di Allegri, fino alle squadre di oggi. Di Francesco studia i meccanismi per far ingranare la sua Roma, Allegri sperimenta, ma il risultato non cambia: la Juve, anche quando i pronostici non la danno per favorita, è lì, non molla e aggredisce. Dopo un’amara eliminazione dalla Coppa Italia agli ottavi contro il Torino, la Roma sabato alle 20.45 affronta i bianconeri nel big match valido per la 18a giornata di Campionato all’Allianz Stadium (prima Juventus Stadium), in cui il bilancio non sorride ai giallorossi: 6 vittorie consecutive per la Juventus nei confronti con la Roma in casa (l’ultimo successo giallorosso risale al 23 gennaio 2010 quando fu Riise a scaldare gli animi romanisti allo scadere del secondo tempo, completando così la rimonta dopo il pareggio di Francesco Totti su rigore). Ancora una volta è una sfida Scudetto e ad illuminare la serata di Torino concorrono due talenti purissimi: Paulo Dybala e Patrik Schick.
DIAMANTI – Punta e seconda punta, ma all’occorrenza ala e fantasista, l’uno ceco, l’altro argentino, l’uno classe 1993, l’altro classe 1996: in comune l’estro, di quello che fa strabuzzare gli occhi e innamorare al primo sguardo, ma che manca terribilmente quando l’ingranaggio non funziona. E allora il talento si intristisce, l’animo si innervosisce e il gol manca. Questo ha caratterizzato l’inizio di stagione dei talenti di Roma e Juve con delle differenze importanti: Schick viene da un’estate tormentata, in cui non ha effettuato la preparazione estiva, quindi indietro dal punto di vista atletico e tattico, complice anche un infortunio muscolare che l’ha tenuto fermo ai box fino alla partita di Marassi contro il Genoa, in cui è tornato a disposizione di Di Francesco. Dybala, dal canto suo, ha giocato tutte le 17 partite di Campionato, da titolare o subentrando dalla panchina, segnando 12 reti e fornendo 3 assist ai compagni. Ma, l’ultimo gol in Campionato risale al 19 novembre, nella sconfitta contro la Sampdoria fuori casa. È bastato il rendimento del 10 argentino, considerato scarso nei pressi di Torino, a generare malumori: in pochi mesi si è passati dal paragone (eccessivo) con il connazionale, Lionel Messi, alle più dure e aspre critiche. A tormentare il 24enne però a quanto pare sono anche problemi extracalcistici: la fine dell’amore con la fidanzata storica (e il ritorno di fiamma con la modella argentina rientrata a Torino in tempo per assistere al match di Coppa Italia contro il Genoa) e un più complicato affaire che riguarda il cambio di agente e lo sponsor (con questioni legali e milioni in ballo al seguito). Entrambi vogliono prendersi il palcoscenico dell’Allianz: negli ottavi di Coppa Italia luci e ombre per Schick, che è tornato al gol, inutile però per le sorti della Roma, e una prestazione convincente per Dybala, anche lui in rete contro il Genoa.
INCROCI – E pensare che avrebbero potuto giocare questa sfida a maglie invertite: nel 2015, quando il patron del Palermo, Maurizio Zamparini, mise sul mercato il giovane talento argentino si scatenò un’asta di mercato tra Juventus, Inter e la Roma di Walter Sabatini. Secondo la società rosanera era la Juventus la squadra maggiormente interessata al giocatore e l’affare si chiuse ad una cifra pari a 32 milioni + 8 di bonus, in cui contò la volontà del calciatore, con Inter e Roma che si defilarono. Nulla di fatto: Dybala sbarcò a Torino e il resto è storia. Ma gli scontri di mercato tra Juve e Roma sono andati in scena anche nella scorsa finestra di mercato: questa volta sul piatto Patrik Schick della Sampdoria. A metà giugno, il club bianconero raggiunge un accordo per circa 30 milioni con la società blucerchiata, guidata da Ferrero, battendo la concorrenza ancora una volta di Inter e Roma, ma dopo le visite mediche del 22 giugno, la Juventus rinuncia la giocatore, che torna a Genova. A far saltare l’accordo sembrerebbe un problema cardiaco (il suo agente ha recentemente dichiarato alla stampa che si trattava di “un forte affaticamento sopraggiunto dopo una stagione impegnativa”). Di nuovo iniziano le trattative di mercato che vedono fronteggiarsi l’Inter e la Roma di Monchi, che, dopo un’estate travagliata fatta di dietrofront e battaglie agli ultimi colpi, si aggiudica il giocatore il 28 agosto con la formula del prestito con obbligo di riscatto: un colpo di 42 milioni per la Roma, l’acquisto più oneroso nella storia del club giallorosso.