11/02/2018 18:00
LAROMA24.IT – Roma-Benevento di domenica sera certamente non sarà il posticipo più interessante della storia della Serie A, ma non per questo non sarà un match importante. Più che per il Benevento, ultimissimo a quota sette punti in classifica, per la Roma sarà una partita quasi cruciale. Di Francesco ha bisogno di ritrovare in Kolarov lo stesso giocatore del girone d’andata, quando sulla fascia sinistra faceva letteralmente quello che voleva dei suoi avversari. Lo sa bene il Benevento che durante la partita del Vigorito subì costantemente la spinta offensiva del terzino serbo, ma questa volta potrebbe incontrare, probabilmente non dal primo minuto, un suo vecchio compagno di squadra dall'altra parte: Bacary Sagna.
UN RITORNO ALL'OLIMPICO - Il nuovo arrivato del Benevento ha una carriera lunga alle spalle giocata per la maggior parte, esclusi gli inizi con l’Auxerre, tra Arsenal e Manchester City. In Premier League il terzino francese ha saputo dare il meglio di sé, specialmente con i Gunners con i quali ha giocato ben 283 partite, tra cui 47 di Champions. All’Olimpico Sagna c’è stato già due volte, nella gara di ritorno degli ottavi della Champions League 2008-2009 e nella fase a gironi della Champions 2014-2015. Nella prima occasione, con l’Arsenal, giocò titolare per tutti i 120 minuti della sfida, segnando il settimo rigore, quello che grazie all'errore successivo di Tonetto significò l’eliminazione della Roma. La seconda volta che venne a Roma, invece, Sagna rimase in panchina per tutti i 90 minuti, vedendo i suoi compagni vincere per 2-0 ed eliminare la Roma dalla Champions. In campo in quell'occasione con il Manchester City c’erano anche Dzeko e Kolarov, ma è specialmente con quest'ultimo, anche in virtù del ruolo, che sarebbe interessante vedere una sfida in campo.
DIVERSI, MA SIMILI - I due sono giocatori diversi, ma allo stesso tempo simili. Le differenze sono specialmente nella propensione offensiva e nella capacità realizzativa, perché Kolarov a differenza di Sagna ha molte più capacità offensive che lo hanno portato a segnare 41 gol nella sua carriera, per quello che è un dato molto interessante visto che parliamo sempre di un terzino. Sagna, invece, non è mai stato un fine realizzatore, con solo 6 reti segnate in carriera, ma a questo aspetto ha sopperito con una facilità di corsa e una grande resistenza fisica, caratteristiche che lo fecero uno dei terzini destri più apprezzati negli anni in cui era nel pieno della sua maturità calcistica.
L'APPRODO IN ITALIA - Pensare che Kolarov e Sagna sarebbero potuti rimane compagni di squadra anche in maglia giallorossa, specialmente perché, dopo l’infortunio occorso a Karsdorp, la Roma aveva pensato per un momento di gettarsi nel mercato degli svincolati e contattare proprio Sagna. Alla fine, nonostante le parole di ammirazione del terzino francese per la Serie A in generale, non si è fatto niente, ma Sagna in Italia c’è arrivato comunque per cercare di aiutare De Zerbi nel fare il miracolo: raggiungere la salvezza. Un obiettivo quasi impossibile da raggiungere che, prima di tutto, passa anche per la sfida contro la Roma, nella speranza di poter vedere anche la riproposizione della sfida tra Kolarov e Sagna, che già infiammò le fasce della Premier negli anni in cui uno vestiva la maglia del City e l’altro quella dell’Arsenal, anni prima di diventare compagni di squadra in quel di Manchester.
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