05/05/2019 01:51
LAROMA24.IT (Matteo Arceri) – Se la Juventus ha già conquistato il suo ottavo scudetto consecutivo, se il Napoli è quasi sicuro del secondo posto, se il Chievo è già retrocesso in Serie B, le altre squadre invece devono sfruttare appieno questo rush finale di campionato per raggiungere i propri obiettivi: chi la Champions, chi l’Europa League, chi la salvezza. Tra i club in lotta per la Coppa dei Campioni c’è la Roma, a -1 dall'Atalanta al quarto posto, ma con solo un punto di vantaggio dal Torino, 2 punti dal Milan e 3 punti dalla Lazio che rimangono lì minacciose. Tra le squadre in lotta per la salvezza, invece, c’è il Genoa che, nonostante si trovi a +6 dall'Empoli terzultima in classifica, sta attraversando un periodo negativo tra la contestazione dei tifosi: è dal 17 marzo scorso, dalla gara con la Juventus che il Grifone non vince in campionato (4 ko e 2 pari).
Proprio Roma e Genoa si affronteranno domenica pomeriggio (ore 18) allo stadio Ferraris per la 35ª giornata di Serie A. Due squadre che saranno trascinate dai rispettivi capitani, Alessandro Florenzi da una parte e Mimmo Criscito dall'altra, verso la conquista di questi tre punti fondamentali per il raggiungimento dei propri obiettivi.
QUATTRO FINALI – 12 sono i punti ancora a disposizione che possono essere aggiunti alla propria classifica e quattro sono le partite ancora da giocare da qui a fine stagione. Quattro finali come li hanno definiti i capitani di Roma e Genoa. "Tutti uniti per queste quattro finali!" è il messaggio di Alessandro Florenzi condiviso sul proprio profilo Instagram qualche giorno fa. Sulla stessa linea di pensiero Mimmo Criscito che, dopo il match pareggiato 1-1 con la Spal, aveva dichiarato: "Ora ci attendono quattro finali, sperando nella spinta dei nostri tifosi". Così i due giocatori hanno caricato l’ambiente in vista di questi ultimi sgoccioli di campionato, anche perché entrambi sanno bene quanto sia importante raggiungere l’obiettivo per cui concorrono. Per i giallorossi arrivare in Champions vorrebbe dire riuscire a pianificare il futuro in maniera migliore; per i rossoblù salvarsi significherebbe evitare una brutta umiliazione (il club ligure manca dalla Serie B dalla stagione 2006/2007).
UNA CERTA DUTTILITÀ TATTICA – Per la trasferta di Genova Justin Kluivert non sarà al meglio a causa di una lesione di primo grado dell’adduttore destro rimediato in settimana. Difficile che possa partire titolare e al suo posto probabilmente sarà schierato uno tra Under e Zaniolo. Ma il ruolo dell’olandese sarebbe potuto essere ricoperto anche da Alessandro Florenzi visto che in più di una circostanza il 24 giallorosso si è espresso bene agendo anche come esterno destro. Non scopriamo oggi la duttilità tattica che gli è sempre stata riconosciuta al giocatore di Vitinia. Florenzi, appena tornato nel 2012 dal prestito al Crotone, aveva iniziato la sua avventura con la maglia della Roma come mezzala, perfetta per il 4-3-3 tipicamente zemaniano. Sarà proprio Rudi Garcia l’anno successivo a farlo avanzare sulla linea degli attaccanti, schierandolo tal volta anche come esterno sinistro. Pure Spalletti, tornato a Trigoria dopo 10 anni, continuava a ribadire: "Florenzi non è un terzino", tanto è vero che preferiva sfruttare le sue qualità offensive collocandolo come tornante destro o addirittura come trequartista al posto di Nainggolan.
Domenica, sull'altra fascia del campo, agirà invece il genoano Mimmo Criscito il quale anche lui ha mostrato di avere una certa duttilità tattica nell'interpretare diversi ruoli. Nel corso della sua carriera il 32enne rossoblù è riuscito a sfoggiare buone prestazione ricoprendo più posizioni in campo. Infatti è in grado di giocare come centrale nella difesa a tre, come spesso è capitato in questa stagione prendendo il posto dell’ex giallorosso Zukanovic, come terzino sinistro o avanzato sulla linea mediana nel ruolo di mezzala sinistra. Una poliedricità quella di Criscito sfruttata ampiamente anche in Russia, durante la sua militanza nello Zenit, quando i vari allenatori che si sono succeduti sulla panchina pietroburghese lo hanno schierato centrale o terzino a seconda dell’occorrenza. Addirittura nella stagione 2014/2015, in occasione della partita contro il Rubin Kazan, il tecnico Villas Boas lo ha impiegato come mediano accanto a Javi Garcia nel 4-2-3-1.