18/05/2019 21:51
LAROMA24.IT - Bandiere a confronto nell’ultima trasferta da giocatore della Roma di Daniele De Rossi, che nei corridoi del Mapei Stadium incontrerà il suo ‘omologo’ neroverde: Francesco Magnanelli. Il capitano degli Emiliani infatti veste la maglia del Sassuolo da 2005, e dalla Serie C2 fino alla Serie A ha guidato il club di Squinzi fino a raggiungere il traguardo dell’Europa League. Fino a pochi giorni fa anche la carriera di Daniele De Rossi era rappresentata sugli almanacchi come una lunga striscia d’amore giallorossa lunga 18 anni, il tutto prima di sentirsi dire dalla dirigenza del club di Pallotta che dalla fine della stagione in corso, il suo contratto con la Roma non sarà rinnovato. Continuerà a giocare altrove Daniele, ma non per sua volontà: la Roma non lo vuole più come calciatore e gli ha proposto di mettersi anticipatamente in pensione dietro alla scrivania di un’azienda. Daniele ha detto no, forse anche perché lui non è uno da azienda, è uno da Roma. Quello che non si interromperà mai però è qualcosa che non resta scritto sugli almanacchi: un legame d’amore indissolubile con la città e con la sua gente, scesa in piazza per urlare a gran voce che un affronto così è troppo grave da superare.
ADDIO AL VELENO – Ultima trasferta da Capitano della Roma per Daniele, ma soltanto sulla carta. Tornerà, speriamo presto, a casa. Perché Roma, la Roma e Daniele De Rossi sono elementi inscindibili che non possono essere annullati per delle incomprensibili e autolesionistiche esigenze aziendali. E’ quello che hanno urlato duemila romanisti in un venerdì pomeriggio all’Eur fuori dalla sede (vuota) del club giallorosso. 18 anni d’amore non possono essere cestinati come una mail, non possono cessare con una conferenza stampa organizzata in fretta e furia. Prima Sassuolo, poi Roma-Parma: gli ultimi due atti della carriera da calciatore della Roma di Daniele. Due partite che contano molto per la classifica della Roma ma che, grazie al tempismo perfetto scelto dalla società, per i tifosi rappresentano (per una scelta imposta da altri) soltanto gli ultimi 180 minuti in giallorosso di uno dei giocatori più rappresentativi di sempre. Un dolore insopportabile.
VITA IN NEROVERDE – Arrivato a Sassuolo in C2, Magnanelli è diventato presto il punto di riferimento della tifoseria emiliana. Titolare fin da subito, ha condotto la squadra fino al traguardo dell’Europa League raggiunto insieme a Di Francesco. E in questo campionato, nonostante non abbia ancora segnato, ha raggiunto un traguardo non da poco: giocare più di 600 ore con la maglia neroverde in gare ufficiali. 50 presenze in serie C con 2 gol, 190 nei cadetti con 3 reti, 158 partite in Serie A e 5 gol, 16 presenze e un gol in Coppa Italia e 9 in Europa League tra qualificazioni e girone, per un totale di 430 gare in neroverde: Magnanelli l’esempio di un calciatore che nella sua carriera ha scalato un gradino dopo l’altro senza mai sfigurare.