25/01/2020 23:51
LR24.IT (Federico Leoni) - Dopo il pareggio dell'andata, è ancora derby. Questa volta, però, la posta in palio è alta, altissima. Da una parte c'è la Roma, falcidiata da infortuni e sfortuna e che ora deve correre per blindare il quarto posto. Dall'altra c'è la Lazio, che un posto in Champions League probabilmente se lo è già assicurato e che vuole sognare qualcosa di più. Sarà soprattutto la stracittadina dei due fantasisti principi: Lorenzo Pellegrini e Luis Alberto.
IL MAGNIFICO - Il derby dello scorso anno lo lanciò, la stagione odierna, con ogni probabilità, lo ha consacrato. Lorenzo Pellegrini è il centro nevralgico della Roma. Tutto passa da lui. 7 sulle spalle ma piedi da 10. Gli accostamenti, i paragoni e i complimenti ormai si sprecano. Tutti pazzi per Lorenzo il Magnifico. Si è preso la Roma sulle spalle, nei momenti più buoi e difficili. Tecnica, classe ma anche leadership. Col passare del tempo è diventato sempre di più uno dei leader dello spogliatoio. I tifosi giallorossi lo hanno già eletto a loro paladino, il degno successore di una stirpe romana e romanista. Lorenzo vede calcio dove gli altri non lo vedono. L'assist è la sua specialità, sono già 7 in questo campionato, dietro solo al laziale. Se c'è qualcosa che va migliorato è il rapporto con la porta avversaria. Solo 3 gol in questa stagione, di cui una doppietta in Coppa Italia contro il Parma. Sulla trequarti ha trovato ormai da tempo il suo habitat naturale, Fonseca la guida adatta. Contro la Lazio è la sua partita, e ha già dimostrato di saper far male ai cugini.
RE DEGLI ASSIST - E il perfetto alterego del 7 romanista, è il 10 della Lazio: Luis Alberto. Arrivato sottotraccia dal Liverpool 3 anni fa, col passare del tempo Simone Inzaghi lo ha trasformato in uno dei migliori trequartisti europei. La Lazio pende dai suoi piedi, dalle sue giocate, dato che gran parte delle occasioni da gol dei biancocelesti passano dalle sue invenzioni. Il re degli assist, davanti a Lorenzo Pellegrini. Sono già 11 in stagione, pochi come lui in Europa. Come il 7 giallorosso ha leggermente sacrificato la vena realizzativa, dato che è fermo a 3 gol. Pochi per un attacco che viaggia a mille. Lì davanti, però, è senza dubbio il pericolo numero uno, la scintilla che innesca gli esplosivi. Ne sa qualcosa Immobile. Anche lui ha già trafitto la Roma, nel derby d'andata. È pronto a farlo di nuovo, in ballo questa volta c'è qualcosa di troppo grande.