Stadio Roma, il Comitato del 'No': "Contesteremo al TAR la delibera sul pubblico interesse" (COMUNICATO)

10/06/2023 11:07

Il progetto della costruzione del nuovo stadio della Roma a Pietralata va avanti, ma non tutti sono favorevoli alla realizzazione di quest'opera. Il Comitato del 'No', infatti, ha criticato le parole dell'assessore all'Urbanistica di Roma Capitale Maurizio Veloccia, il quale nella giornata di ieri si era espresso sulla delibera sulla semplificazione degli iter degli espropri. Ecco il comunicato: "Ogni dichiarazione dell’Ass.re Maurizio Veloccia è per noi una occasione per ribadire, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che la reale volontà di questa giunta è di portare avanti a tappe forzate un progetto tanto inaccettabile nella prevista localizzazione quanto costoso per le tasche dei cittadini di tutta Roma" - dichiarano i cittadini delle associazioni territoriali contrarie al progetto stadio a Pietralata, che poi proseguono -. "L’Assessore ha difatti già deciso 'di avviare e completare in tempo piuttosto ristretto' il Dibattito Pubblico, sancendo pertanto l’inutilità di un momento dell'iter, che invece dovrebbe essere dedicato al dialogo, alla condivisione e all’ascolto delle istanze dei cittadini e delle Associazioni del 2° e del 4° Municipio. Un modo per rimarcare la distanza siderale che divide la politica comunale e municipale dai cittadini. Un vero vulnus democratico che riteniamo estremamente grave. Cogliamo l’occasione per informare l’Assessore, il Sindaco, i Municipi e l’AS ROMA, che procederemo a contestare al Tar la Delibera di Pubblico Interesse approvata il 9 maggio (pubblicata il 6 giugno) e qualsiasi altro documento verrà prodotto; che ci opporremo in ogni sede riterremo opportuna e sino all’ultimo grado di giudizio, per impedire gli eventuali espropri o allontanamenti che riguarderanno le famiglie abitanti e residenti nell’area individuata, sia perpetrate dal Comune o da terzi, e che difenderemo attraverso la condivisione, la conoscenza e la partecipazione il Parco di Pietralata che spetta ai cittadini. È giunto il momento di smascherare la finzione delle dichiarazioni ambientaliste e ecologiste di questa giunta e dei suoi rappresentanti che con la scusa della lotta all’inquinamento adottano azioni liberticide ed economicamente svantaggiose per i cittadini, salvo poi condannare alla cementificazione 14 ettari di verde pubblico, sacrificandoli sull’altare della speculazione edilizia e di interessi privati".