22/10/2012 05:11
Ripassata velocemente la parte, De Rossi mette in scena la personale interpretazione del ruolo. Caratteristica peculiare dei grandi attori, così come dei grandi giocatori, al cospetto degli schemi iniziali. Inserimenti, pressing alto, ripiegamenti difensivi e, nel tempo libero, aiuto-regista. Così De Rossi si è rimpossessato del centrocampo romanista, lasciando a Tachtsidis la zona centrale, come da prescrizione boema, mantenendosi sul centro-destra, dove assecondava sia i dettami tattici, sia la propria predilezione al comando delle operazioni. Ne è uscita una prestazione da leader del settore, strappando la palma di miglior regista di giornata, grazie ai suoi 78 passaggi riusciti, due lunghezze sopra al pilota dellAtalanta, Luca Cigarini, fermo a 76. Quattro posizioni più sotto compare proprio il greco ex Verona, con 67 appoggi corretti, preceduto anche da Francesco Totti (73).
E a differenza dei primatisti della classifica generale, guidata, neanche a dirlo, da Andrea Pirlo con 467 passaggi riusciti finora, il romanista ha dovuto e saputo miscelare le proprie attitudini alle necessità collettive. Andando, per esempio, a lanciarsi negli spazi, come accade nelloccasione del gol del 2-2, quando De Rossi è posizionato quasi sulla linea di fondo, prima di smaterializzarsi e permettere il cross a Piris, poi scaraventato in rete da Osvaldo. Altre volte, invece, il centrocampista azzurro è andato a raccogliere il pallone dai difensori per organizzare la manovra romanista. Perché, in fondo, il 4-3-3 non è una prigione come sembra, basta saperlo interpretare.
Mirko Bussi