01/08/2014 21:39
Alla vigilia della sfida con l'Inter, in programma domani e valida per l'International Champions Cup, l'allenatore della Roma Rudi Garcia torna a parlare in conferenza stampa. L'incontro con la stampa si tiene presso il Ritz Carlton Hotel di Philadelphia. Questo l'intervento INTEGRALE del tecnico giallorosso:
Un bilancio di questa Guinness Cup e di questa tournée? Con il Liverpool l'impegno dei giovani, con lo United i tiri in porta, con il Real la solidità difensiva: quale di questi aspetti le è piaciuto di più?
Tutto questo dimostra che nel calcio, come ho detto dopo la gara con il Manchester bisogna essere efficaci in tutto il campo. Abbiamo giocato meglio con il Man Utd rispetto al Real, ma con il Real siamo stati davvero efficaci in attacco e in difesa. C'è stata una grande differenza anche nell'approccio alla gara. Con il Real abbiamo avuto meno possesso palla, soprattutto nel primo tempo. Che era anche una cosa voluta perché volevamo stare bassi e non lasciare spazi. Abbiamo visto che era difficile, visto che il Real ha grandi giocatori. Ma quando abbiamo avuto spazi per giocare lo abbiamo fatto e lo abbiamo fatto bene, abbiamo segnato e con Ljajic abbiamo sfiorato il 2-0. Va bene così, serviva reagire dopo una sconfitta. Adesso, con una vittoria, possiamo puntare alla finale di Miami.
La tournée sta per finire e non ha avuto a disposizione Gervinho. Le ha dato fastidio questo fatto? Questa vicenda poteva essere gestita meglio?
Aspettiamo non solo lui, aspettiamo anche Maicon e Torosidis per continuare la preparazione. Il suo problema del visto è un caso comune ai giocatori del Bayern, mi sembra. Non è solo un caso della Roma. E' andata così, dobbiamo adattarci. Avevamo previsto di lasciare parte dello staff a Trigoria, ora si allena bene assieme a Torosidis e abbiamo abbastanza tempo per lavorare con lui, altre tre settimane e il ritiro in Austria. Non è un problema.
Si discute molto sull'opportunità di fare queste tournée in vista di una stagione impegnativa. Come vede la squadra adesso?
Posso dire che tutte le grandi squadre europee sono negli Usa in questo momento. E' normale, nel calcio di oggi c'è da sviluppare il brand, oggi lo facciamo negli Usa, magari dopo lo faremo in Indonesia o in un'altra parte del mondo. L'unica cosa, lo ripeto, è che abbiamo uno svantaggio in Italia: iniziamo il campionato più tardi rispetto altri paesi europei. Può essere un problema per la Champions. Dopo la prima di campionato già c'è una sosta, invece in Francia e Spagna giocano già 2-3 partite prima di affrontare la Champions. E' un problema. L'Italia deve riflettere su questa cosa. Forse è una questione di cultura, forse mi sbaglio, ma per me le cose devono cambiare se vogliamo che tutte le italiane si preparino al meglio per le coppe europee. Riguardo al tour, essere qui e giocare contro Man Utd e Real, con stadi pieni, è un'opportunità interessante per me e anche per la squadra, per prepararsi bene.
Lo scorso anno aveva una situazione diversa da questo inizio di stagione, com'è cambiato il rapporto psicologico con i giocatori? Da uno a cento, quant'è il suo timore che la stagione della Roma venga rovinata di nuovo da vicende di stampo razzista?
Il bello del calcio è che dopo 12 mesi l'ambiente è totalmente differente, siamo passati dalla catastrofe all'euforia totale. Io sono sempre per le vie di mezzo. Lo scorso anno abbiamo fatto una stagione da record, è vero, adesso dobbiamo essere ambiziosi, io lo sono e punteremo in alto, l'ho già detto. Ma ad esempio c'è una squadra che ha vinto 3 scudetti di fila e ha preso Evra e Morata. Ora diventa un outsider? E' un po' strano. La Juve è sempre la favorita, ma faremo di tutto per lottare con loro, speriamo di arrivare il più in alto possibile. Ma non dimentichiamo che giocare la Champions ogni anno deve essere l'obiettivo principale della Roma. Riguardo al resto, dobbiamo lottare contro il razzismo in tutti i modi. La bellezza dello spogliatoio, ad esempio, è che non si parla del colore della pelle o della religione, si parla solo delle qualità di un giocatore. L'esempio deve arrivare anche dai dirigenti, mi sembra ovvio.
Skorupski, lo ritiene già pronto per giocarsi alla pari un posto con De Sanctis? Astori è pronto al debutto?
Lukasz sta migliorando, ha potenzialità davvero importanti. Il titolare resta Morgan, non c'è dubbio, ma dobbiamo anche essere sicuri di avere un secondo di qualità e anche un terzo portiere di qualità, durante la stagione può succedere di tutto. Lukasz migliora perché ha imparato la lingua, era difficile per lui all'inizio, per me un portiere deve comunicare con i compagni. Deve avere più aggressività e personalità, perché è grande, è forte ed ha tutto per diventare un portiere di livello in futuro. E' una buona cosa per lui e per noi che possa giocare questi confronti con grande squadre, è un'esperienza che gli servirà per il futuro. Astori è pronto per giocare, anche lui ha bisogno di giocare per sapere come difendiamo e come attacchiamo, ma ha già più esperienza. Abbiamo parlato di questa cosa, lo vedremo in campo presto.
Può fare chiarezza sulle condizioni di Strootman? Si è sempre indicato settembre come termine per il suo rientro, Emanuelson ha detto che serviranno altri 3 mesi per rivederlo in campo...
Abbiamo un nuovo dottore allora, Urby è un dottore, non lo sapevo... (ride, ndr). Kevin sta seguendo il suo percorso, l'ho giò detto, per questi infortuni importanti bisogna lasciare tempo al giocatore. E' sulla strada giusta, abbiamo solo scelto di non farlo viaggiare, era meglio per lui lavorare a Boston con il nostro staff, anche lui ha la sua piccola 'squadra'. Per quello che so, tutto va bene. Sicuramente da allenatore preferirei averlo il più presto possibile, ma vorrei un Kevin al 100%, anche per la condizione fisica. Aspettiamo, lui lavora tranquillamente e ha voglia di tornare con la squadra. il suo percorso è normale per un giocatore che ha avuto questo infortunio.
Cosa vorrebbe migliorare rispetto alla gara con il Real?
Il possesso palla, specie rispetto al primo tempo con il Real. Non è che abbiamo solo sofferto il loro pressing, ma abbiamo anche sbagliato passaggi che non si possono sbagliare con questa qualità in campo. Ho fatto notare all'intervallo di prendere più tempo per allargare il gioco. Quando questa squadra apre il gioco, diventa difficile per l'avversario difendere. Sulla partita di domani, c'è la possibilità di andare in finale, non dipende solo da noi, dovremmo battere l'Inter e il Real dovrà vincere con lo United, ma è uno scenario possibile.
Chi l'ha colpita di più nelle prime partite?
Guardo più l'atteggiamento della squadra. Con il Liverpool e il Manchester abbiamo deciso di gestire i tempi di gioco, con il Real era previsto che alcuni di loro giocassero di più. Come ho detto dall'inizio, la mia priorità è dare gli stessi tempi di gioco, per non correre rischi con i giocatori. Con lo United abbiamo visto una squadra giovane, con solo Benatia e Keita come giocatori di esperienza, e si è visto in questi 10 minuti in cui sono arrivati 3 gol. Ma mi è piaciuta la reazione della squadra, è stata una reazione di carattere e ci servirà per la stagione. L'abbiamo visto anche con il Real, è qualcosa che ci ha aiutato nei momenti difficili, specie quando abbiamo sofferto il possesso palla del Real.
Benatia, ci racconta come sta? Si sente di dire che darà il 100%?
E' ovvio che darà il 100%, è un professionista esemplare. Lo abbiamo visto nelle ultime partite che ha giocato, per me non ci sono problemi. Spero che tra poco ci sarà anche per lui la possibilità di parlare con voi e di esprimersi. La miglior cosa, per avere un avviso su una persona, sono le sue parole. Aspettate che arrivi questo giorno.
Prima sfida con un'italiana, l'ha preparata in maniera diversa?
No, nulla di particolare. non è che cambiamo approccio perché giochiamo contro una squadra di Serie A. Abbiamo fatto come al solito, visionando i video. Sembra che domani l'Inter giocherà con una difesa a tre, un po' come il Manchester United, più un regista. Mi piace giocare con squadre che hanno un modulo diverso, in campionato sarà la stessa cosa. Questa mattina è stato il momento di lavorare sul piano difensivo e anche sul piano offensivo, per contrastare questo modulo. Con il Manchester non abbiamo sofferto sul piano tattico, non ho mai visto la Roma fuori posizione. Dopo però abbiamo preso dei bei gol, fatti da grandi campioni, ma domani mi aspetto lo stesso atteggiamento: saper rispondere alle difficoltà, trovare la chiave e provare a vincere la partita. Voglio aggiungere che sarà un piacere incontrare Dodò. E' un ragazzo d'oro, spero che per lui quest'anno gci sarà più spazio. Il loro modulo è anche più adatto alle sue caratteristiche, è un giocatore forte sul piano offensivo.
Perché prendere parte a una tournée negli Usa? Pensate di essere la sorpresa della prossima stagione?
Siamo qui per giocare grandi partite, è una buona opportunità per giocare con queste squadre e promuovere il marchio, poi in seguito spiegherò perché non mi piace essere in ritardo sulla preparazione, l'ho già detto agli altri... Riguardo al campionato, faremo di tutto per esprimere le potenzialità della nostra squadra. Abbiamo una rosa più completa e sarà importante. Ho visto il calendario, a settembre giocheremo 7 partite di fila, ogni 3 giorni. A ottobre e noverbre sarà lo stesso, vuol dire che ci sarà spazio per tutti.