03/03/2018 01:13
LAROMA24.IT – Questa volta potrebbe essere la volta buona. La Roma si avvicina a trovare un main sponsor e a riempire così lo spazio sulla maglia ormai vuoto dal maggio del 2013. E anche le casse della società, visto che la semestrale conferma il rosso (in calo però rispetto allo scorso anno) e indirettamente anche la possibilità di una nuova cessione. Tra i nomi in ballo (si parla di 3 grandi aziende) c’è anche quello di Turkish Airlines, che fu già vicina ad apparire sulle maglie giallorosse nel 2015. La compagnia aerea turca vanta una lunga tradizione di sponsorizzazioni e partnership nel mondo dello sport.
IN PRINCIPIO FU IL BARÇA – Usare lo sport come volano per la crescita è da sempre uno dei marchi distintivi di Turkish Airlines. La genesi della strategia (finora vincente) di una delle principali compagnie aeree al mondo parte proprio da un accordo di partnership con un grande club. Nel 2010 Turkish fa il suo ingresso nel mondo del calcio annunciando l’accordo con il Barcellona, uno dei pochi di cui si conoscono i termini economici: due anni e mezzo di partnership, fino al giugno del 2012, che hanno fruttato al club blaugrana 9 milioni di euro. Nessun logo sulle maglie in quel caso: la partnership si limitò agli spazi pubblicitari al Camp Nou e alla partecipazione dei giocatori agli spot pubblicitari (nel più celebre si possono notare tra gli altri Puyol, Iniesta e Ibrahimovic), oltre all’utilizzo dei vettori della compagnia turca per i viaggi internazionali.
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POI SULLE MAGLIE – Dopo la fine della partnership con il Barça è poi iniziata quella con l’Olympique Marsiglia. Un accordo di un solo anno, per la stagione 2013/14, poi successivamente prorogato. Condizioni simili ma con una sola eccezione: la prima apparizione del logo della Turkish sulle maglie, anche se solo sul retro. Poi altri accordi ‘minori’ con altri club come Borussia Dortmund, Aston Villa, Hannover, PSV e Schalke 04. Nel 2014/15 la prima volta come main sponsor: il logo della Turkish appare sulle maglie del Galatasaray, ma solo per le partite di Champions. Un accordo part-time, che però ha portato nelle casse dei 'giallorossi di Istanbul' 2 milioni di euro. Sponsorizzazione poi replicata nelle ultime due stagioni ma con l’altro team di Istanbul, il Fenerbahce. Infine, ci sono i bosniaci dell’FK Sarajevo, l'unica sponsorizzazione a 'tempo pieno' e finora la più duratura (dal febbraio 2015 fino al prossimo giugno)
BASKET – Il settore di punta delle sponsorizzazioni marchiate Turkish è però il basket. Dal 2010 (e fino ai prossimi 2 anni) la compagnia di bandiera turca ha legato il suo nome a quello dell’Eurolega, la massima competizione della pallacanestro europea. Un fatto quasi naturale, considerando che in patria è, al pari del calcio, lo sport con più seguito. E non è ugualmente un caso che dalla scorsa stagione, con la riforma della regular season a girone unico, siano ben 4 le formazioni turche in campo (2 di queste, Fenerbahce ed Efes, con licenza quinquennale).
ALTRI SPORT – Ma il quadro non finisce qui, visto che la Turkish ha deciso di investire in maniera massiccia anche legare il suo nome anche alle grandi competizioni, come l’Europeo in Francia del 2016, di cui è stata main sponsor. E si guarda anche oltre al calcio: dal 2015 si è aggiunto anche il rubgy nel ‘portfolio’ della Turkish, diventata partner della Champions Cup (la ‘Champions League’ della palla ovale) e della Challenge Cup. Per finire, poi, anche al golf: la compagnia aerea dà infatti il nome all’open del PGA European Tour che dal 2013 fa tappa a Belek.
DDA