Baldini blinda De Rossi e protegge Zeman

16/11/2012 21:30




Una presa di posizione decisa che arriva dopo un derby perso e caratterizzato proprio dall’espulsione di De Rossi per un pungo al volto rifilato a Mauri. ”La sua reazione in campo dovuta alle mie parole? Lui mi ha detto di no, ma sono stato incauto a pronunciarle nella settimana del derby perche’ posso aver causato qualche nervosismo – il mea culpa di Baldini nel corso della trasmissione ‘Novanta Minuti’ su Rai Sport1 - Se adesso Daniele e’ un giocatore contento? Dopo una settimana in cui ha perso il derby, e’ stato espulso a fine primo tempo e ha preso tre giornate di squalifica, e’ un esercizio temerario dirlo. Nel momento in cui le cose succedono, pero’, le persone sono felici di farle’‘.



Insomma, se De Rossi ha scelto Roma e la Roma lo ha fatto con convinzione. Un po’ come Zeman, tornato nella Capitale per dimostrare di poter vincere divertendo. Esercizio che si sta rivelando piu’ problematico del previsto. ”Ma la partita col Torino non sara’ l’ultima spiaggia per Zeman – ha voluto precisare Baldini – La Roma si riscattera’ con questo allenatore. Siamo convinti che sia lui sia la squadra sono assolutamente all’altezza di potersi riscattare. Nessuno puo’ negare che i risultati fino a questo punto siano deludenti, e’ chiaro che c’e’ delusione perche’ mi aspettavo di avere a questo punto del campionato 7-8 punti in piu’, ma non riteniamo un azzardo aver scelto Zeman. Abbiamo investito tanto, e gli investimenti hanno un tempo di decantazione per potersi avverare”.



I conti quindi si faranno solo a fine stagione, con l’intervento della proprieta’ americana accusata di essere troppo distante dalle questioni che quotidianamente vengono discusse a Trigoria. Un appunto che Baldini sente pero’ di dover respingere: ‘‘Ma quante volte si e’ criticato l’interventismo di certi presidenti che parlavano di calcio anche se piovuti da un mondo estraneo? La Roma ha una proprieta’ ben precisa, identificata, con cui ci sentiamo tutti i giorni e che ha il solo difetto di non essere qua tutti i giorni perche’ hanno affidato il progetto a dei manager. Poi avranno tempo e modo di giudicare se il lavoro e’ stato svolto secondo le loro aspettative oppure no, e a quel punto tireranno delle somme e faranno delle valutazioni”.



Un discorso che arriva proprio nel giorni in cui Berlusconi e’ tornato a far sentire la propria presenza in casa Milan. ‘‘Ma la presenza di una proprieta’ forte non si estrinseca solo con una presenza fisica – la risposta di Baldini – E con tutto il rispetto, Berlusconi non e’ stato a Milanello piu’ di quanto non sia stato Pallotta a Roma”.

(ansa)