MAGGIO-GIUGNO 2017 - Il gol di Perotti vale il secondo posto, ma Roma piange l’addio al calcio di Totti. Spalletti lascia, arriva Di Francesco. Partono Salah, Paredes e Ruediger

28/12/2017 23:48

LAROMA24.IT (Daniele De Angelis) - Il 2017 è agli sgoccioli. Sono trascorsi 12 mesi intensi per i colori giallorossi, tra gioie e dolori. Come consuetudine per gli ultimi giorni dell’anno, LAROMA24.IT ripercorre con voi i principali avvenimenti che hanno caratterizzato l’anno che sta per chiudersi. Questo è il 'Diario dell'Anno', edizione speciale della nostra rubrica quotidiana ‘Diario del giorno’ che riavvolgerà il nastro e vi racconterà in 6 puntate il 2017 della formazione giallorossa.


IL POST DERBY E LE VOCI DI MERCATO – La stagione si avvia verso un epilogo amaro. Con il ko nel derby la Roma scivola a -9 dalla e dice addio alla corsa scudetto. Resta da difendere il secondo posto, che vale il piazzamento diretto in , dall’assalto del . Per di più senza Strootman, fermato per 2 giornate dal giudice sportivo per la simulazione nella stracittadina che ha causato il rigore (poi trasformato da ). E anche le voci di mercato che iniziano a circolare non premettono una buona atmosfera: l’Inter tenta De Rossi e punta Nainggolan, mentre il Milan si inserisce nell’affare già definito con l’Atalanta per Kessié. Per la panchina, dato ormai per scontato l’addio di a fine stagione, si fa il nome di Emery.

MONCHI: “NON ABBIAMO IL CARTELLO ‘VENDESI’. E CONFERMA L’ADDIO DI TOTTI – In quest’atmosfera si presenta ufficialmente il neo ds Monchi, che spazza via le tante voci sui giocatori in uscita: “La Roma non ha il cartello vendesi”. Sta di fatto che l’ prosegue il pressing su Nainggolan e in quei giorni i rumors riguarderanno anche Ruediger e Manolas. Il nuovo direttore sportivo spende belle parole per Spalletti, smentisce la pista Emery e certifica anche l’addio a fine stagione di . "Sarà il direttore tecnico", ribadisce . “Tra 20 giorni saprete tutto”, replica il capitano. Intanto si continua a trattare con l’Atalanta per Kessié, mentre i tifosi laziali sbeffeggiano i giallorossi con la macabra messa in scena dei manichini impiccati in zona Colosseo.

OMBRE A SAN SIRO – La Roma intanto vince 4-1 a San Siro con il Milan. Nulla da eccepire sul risultato, ma si scatenano polemiche per il mancato ingresso in campo di . a fine partita sbotta: “Vorrei non essere mai tornato alla Roma”. lo difende ("Scelte giuste, ci giochiamo la Champions") ma le parole del tecnico sono un altro segnale dell’imminente separazione a fine stagione. E tra i sostituti si fanno largo le candidature di Montella e di Di Francesco. apre spiragli sul suo futuro: “Ultima partita il 28 maggio? Non lo so”. Poi la retromarcia: “La Roma viene prima di tutto”. Stesso dicasi per , che non fa trapelare nulla sul suo possibile rinnovo (“La Roma è una cosa seria”), mentre l’Inter gli offre un contratto da 5,5 milioni.

FESTA ROVINATA ALLA – Mentre scatta la corsa al biglietto per l'ultima partita di Totti, all’Olimpico arriva la , che potrebbe festeggiare il tricolore in casa della diretta concorrente. , che risponde polemico alle critiche per la mancata ‘passerella’ di a San Siro al leader leghista Salvini, guarda ad un futuro lontano dalla Capitale: “Lavorare di nuovo con Sabatini (ora all’Inter, ndr)? Perché no”. Baldissoni smentisce le voci su e quelle sugli incontri con Mancini e nel frattempo sul campo la Roma si impone per 3-1, rimandando la festa scudetto dei bianconeri. , entrato in campo solo nel recupero, se ne va infuriato negli spogliatoi con il resto della squadra a festeggiare in campo. "Avrà una nuova carriera, staremo al suo fianco", promette l'ad Gandini. E nei giorni successivi, con che si prenderà gli applausi del Foro Italico durante gli Internazionali di Tennis (un antipasto di ciò che avverrà il 28 maggio) si inizierà a parlare delle prime offerte arrivate al numero 10 giallorosso, dalla Turchia agli Usa (si parla addirittura di un accordo con il Miami FC dell’amico Nesta, poi smentito). Intanto il Milan soffia Kessiè alla Roma e l’Inter va in pressing su Ruediger.

AVANZA DI FRANCESCO – Per la panchina appare sempre più in prima linea la candidatura di , nonostante le smentite di rito (“Non ho firmato nulla”). La Roma tiene ancora a distanza il vincendo ma non brillando a Verona (5-3 al Chievo). “Chi parla di fallimento è contro la Roma”, tuona , sempre più vicino all'Inter. Intanto il -day si avvicina. Perfino i tifosi laziali (alla loro maniera) rendono omaggio al . Sullo sfondo c’è la consegna in Campidoglio del nuovo progetto ‘rivisto’ dello stadio e arriva il nuovo direttore marketing Danovaro. Radiomercato da l’Inter anche su Strootman, l’ad Gandini però frena le voci sulle operazioni in uscita.

L'ADDIO PIU' DOLOROSO – conferma: Roma-Genoa sarà la sua ultima partita con la Roma. Non l’ultima da giocatore: resta infatti ancora aperta l’ipotesi di chiudere la carriera lontano dalla capitale. Il lungo addio inizia con la cena di squadra, proseguirà poi a Trigoria, con un centinaio di tifosi accorsi per assistere all'ultimo allenamento del numero 10. "Non piango perchè smetto, ma sorrido perchè ci sei stato", recita uno dei tanti striscioni esposti all'esterno del centro tecnico. L'epilogo poi sul campo, nella sfida che deciderà la lotta per il secondo posto. “Mi aspetto che da domani vada al mare, come tutti gli altri”, il commento del presidente . Il 28 maggio si profila essere il giorno degli addii: anche Spalletti è pronto a lasciare la Capitale.

ROMA IN CHAMPIONS - Totti entra in campo nel secondo tempo, osannato da una stadio stracolmo, con le squadre sul punteggio di 1-1. porta in vantaggio la Roma, che si fa però raggiungere nel finale. E’ il gol di nel finale fa esplodere l’Olimpico: è la rete del 3-2 finale, un gol che pesante che vale milioni, visto che con la vittoria odierna la Roma si guadagna l’accesso diretto alla prossima , relegando il ai preliminari. La Roma di chiude con il record di punti e con capocannoniere. L’epilogo finale ha però anche delle brutte notizie. Emerson si infortuna al ginocchio ( rotto e lungo stop) durante il match e a fine partita Pallotta minaccia l’addio in caso di un nuovo stop sull’iter del progetto dello stadio.

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LACRIME PER TOTTI – Ma la scena a fine partita è tutta del numero 10. Il 28 maggio è infatti il giorno che nessun tifoso romanista avrebbe mai voluto che arrivasse. C’è la celebrazione per Francesco Totti, che lascia la Roma dopo 25 anni. Un giro di campo sulla pista dell’Olimpico per ricevere l’abbraccio dei tifosi, le lacrime dei compagni di squadra, il saluto di e , sonoramente fischiati dai circa 70 mila tifosi presenti allo stadio. E infine quel discorso che ha commosso tutti: “Resterei qui altri 25 anni, il tempo però è venuto a bussare alle mie spalle e mi ha detto di crescere – le sue parole – concedetemi un po’ di paura”. E quel “vi amo” finale, che ha fatto esplodere il lungo applauso dei tifosi.

SPALLETTI SALUTA, PARTONO I RINNOVI: E DDR – “Non so dove ma continuerò”, si era espresso nel day after. Chi non continuerà sicuramente è . "Difficile trovarne uno come lui", aveva avvertito , ma ormai siamo ai saluti. Fallita anche l’ultima mediazione di Monchi, il tecnico di Certaldo si prepara a fare le valigie. La frattura con l’ambiente per la gestione di (“I fischi? Mi hanno fatto pagare il conto”) è ormai insanabile, ma ovviamente non è l’unica ragione di un addio già annunciato da tempo. Il commiato arriva in una conferenza stampa-fiume in cui parla dei risultati raggiunti (“Lascio una Roma forte, non mi merito i fischi. Non escludo il ritorno”), della vicenda (“Continuerò a stimarlo”) e fa il nome del suo successore: “Vorrei o Montella”.

Intanto parte ufficialmente il mercato, con due attese conferme. Prima rinnova Strootman, poi è il turno di De Rossi. Nel frattempo si inizia a lavorare per riportare alla base Lorenzo Pellegrini.

PRIME MOSSE DI MONCHI Spalletti fa le valigie da Trigoria con in tasca l’accordo con l’Inter. Per la sua successione Monchi, chiamato a rapporto a Boston dal presidente (che sul mercato rassicura: “Il centrocampo resterà intatto") ha già scelto , ma il punta i piedi: c’è da risolvere il nodo della clausola rescissoria. Il neo ds avrà degli incontri per risolvere le questioni del contratto di Manolas (protagonista in quei giorni di una lite con Dzeko durante Bosnia-Grecia), per Mario Rui, che intende raggiungere il suo ‘mentore’ Sarri al , e per Pellegrini. annuncia l’imminente ritiro dalla Nazionale, la Primavera viene eliminata dall’ nelle semifinali. Ed è sulla via del ritorno , che lascia il Monaco e dice no al per diventare il nuovo team manager.

DIFRA 'TORNA A CASA' – La prima vera operazione di mercato si concretizza nel giorno in cui si sblocca la situazione della panchina. Monchi a sorpresa acquista il difensore messicano Hector Moreno dal PSV. Poche ore più tardi arriva l’annuncio ufficiale: Eusebio Di Francesco è il nuovo allenatore della Roma. “Torno a casa”, le sue prime parole. Il mercato giallorosso prevede però cessioni dolorose: i principali indiziati ad essere sacrificati sull’altare del Fair Play Finanziario sono e Antonio . Monchi avverte: per l’egiziano “il prezzo lo facciamo noi”, mentre per il centrale tedesco ci sono “zero possibilità che parta”. Grenier fa ritorno al Lione, mentre sul fronte stadio arriva l’ok alla nuova delibera di pubblica utilità. Il ritorno di Pellegrini si avvicina, mentre c’è da risolvere anche la questione di Francesco Totti, partito per le vacanze senza accordo per il suo futuro da dirigente.

ADDIO MOMOSalah è ormai prossimo alla partenza e trova l’accordo con il Liverpool, mentre per il mercato in entrata la Roma tratta con il Feyenoord per Rick Karsdorp, seguito anche dall’. Intanto Di Francesco vola a Londra per conoscere il presidente , che in quei giorni rinegozia il finanziamento con Goldman Sachs e si mostra entusiasta sulla prossima stagionw: “Mai avuto una Roma così forte”. Ma dopo Salah, che in quei giorni firmerà per i Reds portando in dote 42 milioni più bonus, potrebbe lasciare la Capitale anche Kostas Manolas, destinazione San Pietroburgo. E rischia anche di saltare la cessione di Doumbia allo Sporting Lisbona.

VIA , ECCO KARSDORP E GONALONS – Mentre viene sostanzialmente definito il riacquisto di Pellegrini (“Voglio essere protagonista alla Roma”), parte anche Leandro : per lui si tratta con lo Zenit di Mancini, trattativa separata dall’affare . E dopo un primo viaggio infruttuoso in Olanda, è fatta per l’arrivo di Rick Karsdorp. C’è spazio anche per un altro affare a sorpresa: Maxime Gonalons, capitano del Lione e pochi mesi prima tra i ‘giustizieri’ della Roma di in Europa League, trova l’accordo con il club giallorosso

GRANA , PARTE ANCHE – Mentre va in porto la cessione di Paredes allo Zenit, sul più bello salta quella di : prima slittano le visite mediche già fissate a Villa Stuart, poi la trattativa salta, ufficialmente per la questione legata alla valuta dell’ingaggio. I successivi tentativi di rimettere in piedi un affare ormai deragliato vanno a vuoto. Manolas quindi resterà a Roma, con il nodo del contratto ancora da risolvere. Altra grana arriva per il neo arrivato Karsdorp, che dovrà sottoporsi ad un intervento di pulizia al ginocchio. Vengono annunciati ufficialmente gli arrivi di Pellegrini e Gonalons e sistemato Doumbia in Portogallo, ma i tifosi giallorossi in quei giorni si preparano ad una nuova cessione sanguinosa. Monchi definisce e chiude in un lampo la trattativa con il Chelsea per Ruediger, che sarà ufficiale dai primi di luglio.